Il dipinto proviene dall’altare destro della cappella dei Santi Pietro e Paolo dell’Infermeria dei Sacerdoti di Palermo, i cui stucchi sono di Giacomo Serpotta. La tela, ritenuta autografa per Glück e precedente per Zeri della Santa Rosalia della Germina Campus Coldiretti di Roma, tesi respinte da Sterling e Larsen, è incontrovertibilmente una derivazione dal prototipo autografo di Van Dyck del Museo de Arte de Ponce e fedele copia della tela romana, già Rospigliosi ante 1664. Il viso, nelle fattezze identico alla Rosalia del Metropolitan, risponde alla tipologia rubensiana ed e il colore risente degli echi veneti, elementi che portano a datare la nostra tela nello scorcio del terzo decennio del Seicento. Medesima è la posizione di Rosalia, vestita col saio francescano, nell’atto di intercede per liberare Palermo dalla peste richiamata dal teschio, attributo penitenziale come il saio arrotolato nella tela di Ponce. Tuttavia, nella tela romana e palermitana è presente il solo Monte Pellegrino, in aggiunta però vi è la coppia di angeli volanti recanti la corona di rose e il lilium bianco (Rosalia=Rosa-lilia).
Santa Rosalia, incoronata dagli angeli, intercede per la città di Palermo / Mansueto, Luca. - (2018), pp. 146-147.
Santa Rosalia, incoronata dagli angeli, intercede per la città di Palermo
luca mansueto
Writing – Review & Editing
2018
Abstract
Il dipinto proviene dall’altare destro della cappella dei Santi Pietro e Paolo dell’Infermeria dei Sacerdoti di Palermo, i cui stucchi sono di Giacomo Serpotta. La tela, ritenuta autografa per Glück e precedente per Zeri della Santa Rosalia della Germina Campus Coldiretti di Roma, tesi respinte da Sterling e Larsen, è incontrovertibilmente una derivazione dal prototipo autografo di Van Dyck del Museo de Arte de Ponce e fedele copia della tela romana, già Rospigliosi ante 1664. Il viso, nelle fattezze identico alla Rosalia del Metropolitan, risponde alla tipologia rubensiana ed e il colore risente degli echi veneti, elementi che portano a datare la nostra tela nello scorcio del terzo decennio del Seicento. Medesima è la posizione di Rosalia, vestita col saio francescano, nell’atto di intercede per liberare Palermo dalla peste richiamata dal teschio, attributo penitenziale come il saio arrotolato nella tela di Ponce. Tuttavia, nella tela romana e palermitana è presente il solo Monte Pellegrino, in aggiunta però vi è la coppia di angeli volanti recanti la corona di rose e il lilium bianco (Rosalia=Rosa-lilia).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.