Nei primi anni del dopoguerra, la scrittrice Sata Ineko (1904-1998) pubblicò una serie di racconti autobiografici incentrati sulla città di Tokyo, poi raccolti in volume con il titolo Watakushi no Tōkyō chizu (La mia mappa di Tōkyō, 1946-1948). Oltre a delineare gli snodi salienti del proprio vissuto, Sata vi rievoca luoghi e zone di una Tokyo in gran parte perduta e persone incontrate nel corso degli anni, dando così forma a un complesso mosaico il cui scopo è indagare il proprio per corso di vita, e in particolare la trasformazione da membro del ceto popolare ad attivista politica, fino alla collaborazione con la propaganda imperialista durante gli anni della guerra. Il contributo analizza l’opera dal punto di vista della struttura, mettendo in rilievo come l’elemento topografico, non tenuto in debita considerazione da una parte della critica giapponese, abbia invece un ruolo centrale nella narrazione autobiografica. La disposizione spaziale viaggia su diversi livelli temporali e scardina così una più tradizionale scansione cronologica della memoria: la città non è solo un mero scenario ma diventa piuttosto un tropo, la manifestazione concreta di un percorso interiore.

La città come mappa della memoria: Watakushi no Tōkyō chizu di Sata Ineko / Romagnoli, Stefano. - (2018), pp. 215-227.

La città come mappa della memoria: Watakushi no Tōkyō chizu di Sata Ineko

Romagnoli, stefano
2018

Abstract

Nei primi anni del dopoguerra, la scrittrice Sata Ineko (1904-1998) pubblicò una serie di racconti autobiografici incentrati sulla città di Tokyo, poi raccolti in volume con il titolo Watakushi no Tōkyō chizu (La mia mappa di Tōkyō, 1946-1948). Oltre a delineare gli snodi salienti del proprio vissuto, Sata vi rievoca luoghi e zone di una Tokyo in gran parte perduta e persone incontrate nel corso degli anni, dando così forma a un complesso mosaico il cui scopo è indagare il proprio per corso di vita, e in particolare la trasformazione da membro del ceto popolare ad attivista politica, fino alla collaborazione con la propaganda imperialista durante gli anni della guerra. Il contributo analizza l’opera dal punto di vista della struttura, mettendo in rilievo come l’elemento topografico, non tenuto in debita considerazione da una parte della critica giapponese, abbia invece un ruolo centrale nella narrazione autobiografica. La disposizione spaziale viaggia su diversi livelli temporali e scardina così una più tradizionale scansione cronologica della memoria: la città non è solo un mero scenario ma diventa piuttosto un tropo, la manifestazione concreta di un percorso interiore.
2018
La città in Asia: Letture critiche degli spazi urbani antichi e moderni
9788833130361
letteratura giapponese; memoria autobiografica; narrazioni urbane
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La città come mappa della memoria: Watakushi no Tōkyō chizu di Sata Ineko / Romagnoli, Stefano. - (2018), pp. 215-227.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Romagnoli_La-città_2018.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 292.9 kB
Formato Adobe PDF
292.9 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1213310
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact