La crisi di riferimenti certi che ha interessato le città europee negli ultimi decenni, i processi di metropolizzazione, l’erosione delle risorse ambientali non rinnovabili e la grave condizione di recessione globale hanno delineato nuove forme di fragilità e di ingiustizia nelle città. Nuove condizioni di ‘vulnerabilità’ che, nell’ambito del dibattito disciplinare, hanno originato un ripensamento profondo sugli strumenti e sulle modalità di intervento necessari per proporre una strategia urbanistica integrata e inclusiva, che persegua obiettivi di equità, qualità e benessere in quelle parti della città maggiormente connotate da condizioni di marginalità, anche a fronte della perdita o della mancata realizzazione di una funzione pubblica. In questo contesto, la Spagna rappresenta, da anni, un caso emblematico di best practice caratterizzate dalla messa in campo di strumenti di intervento finalizzati a ricomporre la città attraverso la realizzazione di un mosaico di spazi pubblici e di uso pubblico, a garanzia di un miglioramento della qualità urbana, nei contesti più periferici come in quelli consolidati. Best practice che hanno trovato fondamento nella costruzione di un profondo consenso politico e socio-culturale, alimentato dalla realizzazione di spazi collettivi, fin quando la scarsità delle risorse economiche, finanziarie e ambientali ne hanno messo in discussione la fattibilità. Il paper indaga la dimensione di questa tradizione politica e urbanistica che ha declinato in termini sociali la ‘cultura del progetto’ e che oggi sperimenta l’integrazione di strategie di intervento innovative per il raggiungimento di un riequilibrio territoriale, supportato da un nuovo modello di mobilità urbana e da nuove forme di sostentamento energetico. Riconfigurare lo spazio urbano, secondo i principi della sostenibilità, biodiversità e della convivenza, rappresenta, in Spagna, una risposta alla crisi che limita enormemente le risorse materiali, ma che richiede alle amministrazioni, ai politici e ai tecnici, una rinnovata capacità nel ricercare la giusta dimensione in cui costruire una città a misura d’uomo, resiliente, bella e sicura.

Rigenerare la città contemporanea. Barcellona e la ri-costruzione della ‘città pubblica’ / Rossi, F.; Ricci, L.. - (2018), pp. 155-159.

Rigenerare la città contemporanea. Barcellona e la ri-costruzione della ‘città pubblica’

Rossi, F.;Ricci, L.
2018

Abstract

La crisi di riferimenti certi che ha interessato le città europee negli ultimi decenni, i processi di metropolizzazione, l’erosione delle risorse ambientali non rinnovabili e la grave condizione di recessione globale hanno delineato nuove forme di fragilità e di ingiustizia nelle città. Nuove condizioni di ‘vulnerabilità’ che, nell’ambito del dibattito disciplinare, hanno originato un ripensamento profondo sugli strumenti e sulle modalità di intervento necessari per proporre una strategia urbanistica integrata e inclusiva, che persegua obiettivi di equità, qualità e benessere in quelle parti della città maggiormente connotate da condizioni di marginalità, anche a fronte della perdita o della mancata realizzazione di una funzione pubblica. In questo contesto, la Spagna rappresenta, da anni, un caso emblematico di best practice caratterizzate dalla messa in campo di strumenti di intervento finalizzati a ricomporre la città attraverso la realizzazione di un mosaico di spazi pubblici e di uso pubblico, a garanzia di un miglioramento della qualità urbana, nei contesti più periferici come in quelli consolidati. Best practice che hanno trovato fondamento nella costruzione di un profondo consenso politico e socio-culturale, alimentato dalla realizzazione di spazi collettivi, fin quando la scarsità delle risorse economiche, finanziarie e ambientali ne hanno messo in discussione la fattibilità. Il paper indaga la dimensione di questa tradizione politica e urbanistica che ha declinato in termini sociali la ‘cultura del progetto’ e che oggi sperimenta l’integrazione di strategie di intervento innovative per il raggiungimento di un riequilibrio territoriale, supportato da un nuovo modello di mobilità urbana e da nuove forme di sostentamento energetico. Riconfigurare lo spazio urbano, secondo i principi della sostenibilità, biodiversità e della convivenza, rappresenta, in Spagna, una risposta alla crisi che limita enormemente le risorse materiali, ma che richiede alle amministrazioni, ai politici e ai tecnici, una rinnovata capacità nel ricercare la giusta dimensione in cui costruire una città a misura d’uomo, resiliente, bella e sicura.
2018
Il bisogno di giustizia nella città che cambia
9788899237158
uirban regeneration; public spaces; sustainability
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Rigenerare la città contemporanea. Barcellona e la ri-costruzione della ‘città pubblica’ / Rossi, F.; Ricci, L.. - (2018), pp. 155-159.
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