Straniero e modernità. La Sociologia tedesca tra '800 e '900

La Sociologia tedesca tra fine '800 e inizi '900 prende in considerazione inizialmente la figura sociale dello straniero come mercante/imprenditore, al centro della riflessione di Tönnies (1887; tr.it., 1963) e Simmel (1908; tr.it., 1989). Esso contribuisce all’ affermazione e allo sviluppo del capitalismo moderno in una prospettiva individualistica che richiama il tratto caratterizzante dell’individuo agente nel contesto della modernità (Sombart, 1916; tr.it., 1967) .La figura dello straniero come mercante/imprenditore al centro dell'analisi di Tönnies, Simmel e Sombart , si trasforma nella riflessione di R.Michels (1925; 1929; tr.it., 1933) in una figura più complessa e differenziata, esito congiunto delle grandi migrazioni moderne e delle vicende storiche che hanno attraversato l'Europa nei primi tre decenni del '900. Si deve in particolare a Michels la riflessione sul ruolo svolto dal sistema di appartenenza nella differenziazione della sua figura sociale, ormai riconducibile ad una molteplicità di condizioni sociali e di disposizioni psicologiche.