Eseguite e firmate nel 1629 dal bolognese Emilio Savonanzi (Bologna, 1580 - Camerino, 1660), allievo di Guido Reni a Roma, le dieci lunette della Vecchia Farmacia del Collegio dei Gesuiti a Roma presentano gli antichi fondatori della medicina. Il ciclo rappresenta un unicum nell’ambito della rappresentazione della scienza medica, proponendo una galleria di intensi ritratti che da Galeno a Ippocrate ad Avicenna unisce filosofia aristotelica, sapere clinico, etica e pratica alchemica orientale, realizzando per alcuni di essi la prima e unica rappresentazione figurativa in età moderna. A partire da alcuni studi preliminari che hanno chiarito la paternità del bolognese sull’intero ciclo nell’ambito di una collaborazione con Andrea Sacchi al Collegio (Sutherland Harris 1968), l’intervento si propone di indagare come il contesto di committenza, legato al colto entourage della famiglia Barberini e alle moderne scoperte botanico-farmacologiche dei Gesuiti, influisca sulle scelte iconografiche di Savonanzi. Alcune nuove evidenze documentarie permettono di ricostruire le dinamiche d’esecuzione del ciclo e di tracciare un contesto iconologico dove la raffigurazione pittorica della filosofia antica si lega alla produzione letteraria e alle coeve scoperte scientifiche che animano il dibattito artistico coevo.
Il ciclo dei medici nella farmacia del Collegio Romano. Struttura e iconografia / Iseppi, Giulia. - (2017), pp. 311-331.
Il ciclo dei medici nella farmacia del Collegio Romano. Struttura e iconografia
ISEPPI, GIULIA
2017
Abstract
Eseguite e firmate nel 1629 dal bolognese Emilio Savonanzi (Bologna, 1580 - Camerino, 1660), allievo di Guido Reni a Roma, le dieci lunette della Vecchia Farmacia del Collegio dei Gesuiti a Roma presentano gli antichi fondatori della medicina. Il ciclo rappresenta un unicum nell’ambito della rappresentazione della scienza medica, proponendo una galleria di intensi ritratti che da Galeno a Ippocrate ad Avicenna unisce filosofia aristotelica, sapere clinico, etica e pratica alchemica orientale, realizzando per alcuni di essi la prima e unica rappresentazione figurativa in età moderna. A partire da alcuni studi preliminari che hanno chiarito la paternità del bolognese sull’intero ciclo nell’ambito di una collaborazione con Andrea Sacchi al Collegio (Sutherland Harris 1968), l’intervento si propone di indagare come il contesto di committenza, legato al colto entourage della famiglia Barberini e alle moderne scoperte botanico-farmacologiche dei Gesuiti, influisca sulle scelte iconografiche di Savonanzi. Alcune nuove evidenze documentarie permettono di ricostruire le dinamiche d’esecuzione del ciclo e di tracciare un contesto iconologico dove la raffigurazione pittorica della filosofia antica si lega alla produzione letteraria e alle coeve scoperte scientifiche che animano il dibattito artistico coevo.File | Dimensione | Formato | |
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