Questo libro su Andy Warhol, che Postmedia Books ha deciso di pubblicare per la prima volta in italiano, è importante: lo è poiché riporta l’attenzione, oggi e in Italia, su alcuni saggi scritti tra il 1989 e il 1996 da Benjamin H. D. Buchloh, Thomas Crow, Hal Foster, Rosalind Krauss e Annette Michelson, ai quali si aggiunge un’intervista del 1985. Il libro in lingua originale uscì nel 2001 a cura della stessa Michelson, anche se i saggi erano stati in precedenza pubblicati su riviste, cataloghi, libri (1). Il libro è dunque importante perché considera una delle figure che più ha interessato il grande pubblico con mostre frequenti o che ha sollecitato la critica e il lavoro di molti artisti, seppur in modi differenti e da diversi punti di vista. Nonostante la sua inafferrabilità o la difficoltà a capire come la stessa pittura fosse stata da lui ripensata, molte tendenze, scelte, trasformazioni nell’arte sono state fatte derivare da Andy Warhol, artista al centro di dibattiti critici appassionati, amato o odiato, considerato il protagonista indiscusso della pop art americana e che occupa una posizione nevralgica nei processi di storicizzazione che conducono dall’espressionismo astratto alla pop art, dalla pittura come “dipinto” alla pittura come processo meccanizzato e, soprattutto, dall’oggetto “già fatto” all’oggetto “fatto” attraverso un processo di mimesi del reale. La “radicale meccanizzazione che Warhol applicò al processo pittorico di creazione del segno” resta una questione da ripensare e la complessità degli argomenti che il libro propone lo permette.

Andy Warhol / Subrizi, Carla. - (2018), pp. 169-188.

Andy Warhol

Carla Subrizi
2018

Abstract

Questo libro su Andy Warhol, che Postmedia Books ha deciso di pubblicare per la prima volta in italiano, è importante: lo è poiché riporta l’attenzione, oggi e in Italia, su alcuni saggi scritti tra il 1989 e il 1996 da Benjamin H. D. Buchloh, Thomas Crow, Hal Foster, Rosalind Krauss e Annette Michelson, ai quali si aggiunge un’intervista del 1985. Il libro in lingua originale uscì nel 2001 a cura della stessa Michelson, anche se i saggi erano stati in precedenza pubblicati su riviste, cataloghi, libri (1). Il libro è dunque importante perché considera una delle figure che più ha interessato il grande pubblico con mostre frequenti o che ha sollecitato la critica e il lavoro di molti artisti, seppur in modi differenti e da diversi punti di vista. Nonostante la sua inafferrabilità o la difficoltà a capire come la stessa pittura fosse stata da lui ripensata, molte tendenze, scelte, trasformazioni nell’arte sono state fatte derivare da Andy Warhol, artista al centro di dibattiti critici appassionati, amato o odiato, considerato il protagonista indiscusso della pop art americana e che occupa una posizione nevralgica nei processi di storicizzazione che conducono dall’espressionismo astratto alla pop art, dalla pittura come “dipinto” alla pittura come processo meccanizzato e, soprattutto, dall’oggetto “già fatto” all’oggetto “fatto” attraverso un processo di mimesi del reale. La “radicale meccanizzazione che Warhol applicò al processo pittorico di creazione del segno” resta una questione da ripensare e la complessità degli argomenti che il libro propone lo permette.
2018
Andy Warhol
9788874902156
Warhol; oggetto; arte americana; Pop art
02 Pubblicazione su volume::02c Prefazione/Postfazione
Andy Warhol / Subrizi, Carla. - (2018), pp. 169-188.
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