The Poetry of the Sixtiers and Europe: Between Culture and Politics

The article focuses on the powerful phenomenon of the Ukrainian cultural revival thanks to the literature of the 1960s. In the aftermath of Modernism of the 1920s dubbed “Executed Renaissance” and the thirty years of stalinist terror, this new generation of writers represents the most active core of Ukraine's dissident movement of the time, and through new philosophical concepts advances a radical cultural modernisation and linguistic experimentalism while challenging the static monotony of Socialist Realism. With its more eminent representatives (such as Vasyl' Stus, Lina Kostenko, Ivan Drach, Mykola Vinhranovs'ky, Vasyl' Symonenko), poetry has a key-role in promoting the vision of Ukraine as a culture that is historically part of Europe through topics and themes that evoke the philosophical currents in vogue in Europe at the time. As a matter of fact, with Camus at the centre of the new literary sensitivity, French existentialism becomes a key-reference point, especially in relation to the formation of the concept of individual freedom and the “people” by Ukrainian poets, but also their interpretation of the role of the intellectual in his “absurd rebellion” against old and new totalitarianisms and in his engagement as Sisyphus for the moral redemption of men.

[Poesia degli scrittori degli anni Sessanta e l'Europa: tra Cultura e Politica] L'articolo è dedicato al potente fenomeno del revival culturale ucraino, la letteratura degli anni Sessanta. Dopo il Modernismo degli anni Venti chiamato “Rinascita fucilata” e il trentennio del terrore staliniano, la nuova generazione di scrittori appartenenti al nucleo più attivo della dissidenza ucraina dell'epoca contribuisce a una radicale modernizzazione della cultura attraverso nuovi contenuti filosofici e al linguaggio sperimentale che sfida l'ingessata monotonia del “realismo socialista”. Un ruolo chiave appartiene alla poesia che con i suoi rappresentanti principali (Vasyl' Stus, Lina Kostenko, Ivan Drač, Mykola Vinhranovs'kyj, Vasyl' Symonenko) ripropone la visione dell'Ucraina come cultura storicamente parte integrante dell'Europa, introducendo temi e problematiche in sintonia con la filosofia europea del tempo. In effetti, la cornice dell'esistenzialismo francese, con Camus al centro della nuova sensibilità letteraria, diventa punto di riferimento culturale soprattutto per quanto riguarda l'elaborazione del concetto di libertà dell'individuo e di popolo da parte dei poeti ucraini e la loro visione del ruolo dell'intellettuale, con la sua “ribellione assurda” contro i vecchi e nuovi totalitarismi e con il suo impegno da Sisifo per la redenzione morale dell'uomo.