La Zecca di Roma di via Principe Umberto è un organismo edilizio complesso, nato per rispondere a importanti esigenze istituzionali, produttive e culturali. In questo capitolo si espongono alcuni esiti dell’indagine storica, la definizione del profilo di alcuni protagonisti e un estratto della dettagliata campagna di rilievo architettonico e costruttivo. Il fine è contribuire a tracciare un quadro d’insieme che da più aspetti particolari permetta di cogliere elementi significativi della generale vicenda realizzativa e della vita di un’opera eloquente della Roma capitale del Regno d’Italia nei dinamici giorni dell’età giolittiana. La ricerca si è svolta nell’ambito di una collaborazione scientifica tra il Dipartimento DICEA dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Sezione Architettura e Urbanistica, e l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, dedicata all’approfondimento conoscitivo dell’oggetto architettonico, al fine di valutarne i valori guida per la sua tutela e per l’individuazione delle potenzialità di uso a seguito dell’interruzione della produzione monetaria nel sito. Il progetto ha visto coinvolti numerosi ricercatori e tecnici di entrambe le istituzioni. È un processo molto lento quello che porta alla concentrazione nella sola Zecca di Roma di tutte le attività di coniazione di moneta dell’Italia unita, ricordato con precisione nella prima Relazione per l’esercizio finanziario 1910-1911. È inquadrato inoltre, da studiosi e istituzioni, nella millenaria vicenda della produzione della moneta e delle medaglie a Roma, come fece anche il Ministro del Tesoro Paolo Carcano in occasione della posa della prima pietra nel 1908. Per quanto attiene agli anni del solo Regno d’Italia, pochi mesi prima dell’annessione della città di Roma, il Regio Decreto n° 5527 del 17 febbraio 1870 aveva sancito il concentramento della fabbricazione delle monete e delle medaglie, tramite appalto, nella sola Zecca di Milano. È un’esclusiva di breve durata in quanto subito dopo la presa di Roma la Zecca pontificia ivi esistente viene confermata come Intendenza con il Decreto Luogotenenziale 28 ottobre 1870. Si avviò quindi un graduale processo di rallentamento delle attività della Zecca di Milano e di trasferimento di lavorazioni a Roma, procedendo anche verso l’abbandono del sistema di fabbricazione ad appalto. Si giunse solo nel 1892 alla soppressione della Zecca di Milano, concentrando tutte le produzioni alla Zecca di Roma che divenne la Zecca dello Stato.
La Regia Zecca, costruzione e architettura di una fabbrica palazzo per Roma Capitale / Curra', Edoardo. - (2018), pp. 81-126.
La Regia Zecca, costruzione e architettura di una fabbrica palazzo per Roma Capitale
Edoardo Currà
2018
Abstract
La Zecca di Roma di via Principe Umberto è un organismo edilizio complesso, nato per rispondere a importanti esigenze istituzionali, produttive e culturali. In questo capitolo si espongono alcuni esiti dell’indagine storica, la definizione del profilo di alcuni protagonisti e un estratto della dettagliata campagna di rilievo architettonico e costruttivo. Il fine è contribuire a tracciare un quadro d’insieme che da più aspetti particolari permetta di cogliere elementi significativi della generale vicenda realizzativa e della vita di un’opera eloquente della Roma capitale del Regno d’Italia nei dinamici giorni dell’età giolittiana. La ricerca si è svolta nell’ambito di una collaborazione scientifica tra il Dipartimento DICEA dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Sezione Architettura e Urbanistica, e l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, dedicata all’approfondimento conoscitivo dell’oggetto architettonico, al fine di valutarne i valori guida per la sua tutela e per l’individuazione delle potenzialità di uso a seguito dell’interruzione della produzione monetaria nel sito. Il progetto ha visto coinvolti numerosi ricercatori e tecnici di entrambe le istituzioni. È un processo molto lento quello che porta alla concentrazione nella sola Zecca di Roma di tutte le attività di coniazione di moneta dell’Italia unita, ricordato con precisione nella prima Relazione per l’esercizio finanziario 1910-1911. È inquadrato inoltre, da studiosi e istituzioni, nella millenaria vicenda della produzione della moneta e delle medaglie a Roma, come fece anche il Ministro del Tesoro Paolo Carcano in occasione della posa della prima pietra nel 1908. Per quanto attiene agli anni del solo Regno d’Italia, pochi mesi prima dell’annessione della città di Roma, il Regio Decreto n° 5527 del 17 febbraio 1870 aveva sancito il concentramento della fabbricazione delle monete e delle medaglie, tramite appalto, nella sola Zecca di Milano. È un’esclusiva di breve durata in quanto subito dopo la presa di Roma la Zecca pontificia ivi esistente viene confermata come Intendenza con il Decreto Luogotenenziale 28 ottobre 1870. Si avviò quindi un graduale processo di rallentamento delle attività della Zecca di Milano e di trasferimento di lavorazioni a Roma, procedendo anche verso l’abbandono del sistema di fabbricazione ad appalto. Si giunse solo nel 1892 alla soppressione della Zecca di Milano, concentrando tutte le produzioni alla Zecca di Roma che divenne la Zecca dello Stato.File | Dimensione | Formato | |
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