La mia vita universitaria è l'autobiografia giovanile di Musine Kokalari (1917-1983), prima, grande scrittrice e poetessa albanese del '900, giunta a Roma nel 1938 per laurearsi in Lettere alla Sapienza. Pensate per essere un libro, queste memorie rivelano la sensibilità umana, poetica, antropologica della scrittrice che si cimenta in una lingua e in una paese non suoi. Una lingua e una penisola, però, anche sue, dal momento che dal 1939 l'Albania si trovava sotto l'occupazione dell'Italia fascista. In questo diario l'albanese musulmana si confronta con un mondo romano, maschile, cristiano narrato con la curiosità introspettiva dell'intellettuale. Attraverso un’attenta analisi comparativa tra il testo dattiloscritto e altri documenti in gran parte inediti - lettere, foto, appunti, bozze di scrittura, certificati - conservati presso l’Archivio centrale dello Stato di Tirana e l’Archivio storico della Sapienza, Simonetta Ceglie ha ricostruito il contesto storico-culturale, i personaggi, le relazioni, gli ambienti studenteschi, gli spazi sociali ed interiori, gli scenari intellettuali in cui Musine si trovò a vivere e che ci restituisce in queste memorie. In particolare, il confronto tra il dattiloscritto e una sua prima stesura manoscritta servirà a mettere in evidenza alcuni aspetti tecnico-stilistici, compositivi e relativi all’uso dell’italiano sperimentato dalla giovane scrittrice, che fanno de La mia vita universitaria una vera e propria opera letteraria.
Një libër në sirtar / Ceglie, Simonetta. - (2017), pp. 71-124.
Një libër në sirtar
simonetta ceglie
2017
Abstract
La mia vita universitaria è l'autobiografia giovanile di Musine Kokalari (1917-1983), prima, grande scrittrice e poetessa albanese del '900, giunta a Roma nel 1938 per laurearsi in Lettere alla Sapienza. Pensate per essere un libro, queste memorie rivelano la sensibilità umana, poetica, antropologica della scrittrice che si cimenta in una lingua e in una paese non suoi. Una lingua e una penisola, però, anche sue, dal momento che dal 1939 l'Albania si trovava sotto l'occupazione dell'Italia fascista. In questo diario l'albanese musulmana si confronta con un mondo romano, maschile, cristiano narrato con la curiosità introspettiva dell'intellettuale. Attraverso un’attenta analisi comparativa tra il testo dattiloscritto e altri documenti in gran parte inediti - lettere, foto, appunti, bozze di scrittura, certificati - conservati presso l’Archivio centrale dello Stato di Tirana e l’Archivio storico della Sapienza, Simonetta Ceglie ha ricostruito il contesto storico-culturale, i personaggi, le relazioni, gli ambienti studenteschi, gli spazi sociali ed interiori, gli scenari intellettuali in cui Musine si trovò a vivere e che ci restituisce in queste memorie. In particolare, il confronto tra il dattiloscritto e una sua prima stesura manoscritta servirà a mettere in evidenza alcuni aspetti tecnico-stilistici, compositivi e relativi all’uso dell’italiano sperimentato dalla giovane scrittrice, che fanno de La mia vita universitaria una vera e propria opera letteraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.