La stazione della metropolitana, è un luogo che oltre a essere accesso a un porta di accesso a un servizio del trasporto pubblico, è anche una microcentralità urbana dove i cittadini e i city users potrebbero trovare attività e servizi o semplicemente un punto di ritrovo e di incontro. Sebbene piccola in confronto a quella dei treni, la stazione della metropolitana ha il vantaggio di essere diffusa e reiterata sul territorio (mediamente le fermate distano tra loro circa 1-2 km) e questo la configura come un’architettura che può raccogliere all’interno e distribuire all'esterno, nel contesto urbano circostante un’ampia gamma di funzioni diverse, da quelle specialistiche delle biglietterie e degli sportelli di informazione, a quelle di quartiere come il bar-caffetteria, la libreria, il supermercato, l’ufficio postale, la banca, e finanche asili nido e ambulatori medici come sta avvenendo in città con reti della metropolitana molto estese e molto frequentate come Tokyo e Parigi dove le principali società dei trasporti stanno realizzando nei fabbricati dismessi dei depositi bagagli e merci alcuni servizi al cittadino e alla persona per agevolare la vita dei passeggeri. Questa articolazione fa della stazione della metropolitana un potenziale propulsore di urbanità diffusa da progettare come configurazione di un luogo della città che sia contemporaneamente nodo, porta di accesso, piazza ipogea e spazio pubblico e che partecipa alla costruzione di un ambiente urbano vitale e luminoso, di relazioni e connessioni. Una stazione che sia un luogo dove stare e non solo da attraversare, ovvero un luogo da abitare.
La stazione abitata / Criconia, Alessandra. - (2018), pp. 12-43. - DISEGNI E PROGETTI.
La stazione abitata
Criconia Alessandra
2018
Abstract
La stazione della metropolitana, è un luogo che oltre a essere accesso a un porta di accesso a un servizio del trasporto pubblico, è anche una microcentralità urbana dove i cittadini e i city users potrebbero trovare attività e servizi o semplicemente un punto di ritrovo e di incontro. Sebbene piccola in confronto a quella dei treni, la stazione della metropolitana ha il vantaggio di essere diffusa e reiterata sul territorio (mediamente le fermate distano tra loro circa 1-2 km) e questo la configura come un’architettura che può raccogliere all’interno e distribuire all'esterno, nel contesto urbano circostante un’ampia gamma di funzioni diverse, da quelle specialistiche delle biglietterie e degli sportelli di informazione, a quelle di quartiere come il bar-caffetteria, la libreria, il supermercato, l’ufficio postale, la banca, e finanche asili nido e ambulatori medici come sta avvenendo in città con reti della metropolitana molto estese e molto frequentate come Tokyo e Parigi dove le principali società dei trasporti stanno realizzando nei fabbricati dismessi dei depositi bagagli e merci alcuni servizi al cittadino e alla persona per agevolare la vita dei passeggeri. Questa articolazione fa della stazione della metropolitana un potenziale propulsore di urbanità diffusa da progettare come configurazione di un luogo della città che sia contemporaneamente nodo, porta di accesso, piazza ipogea e spazio pubblico e che partecipa alla costruzione di un ambiente urbano vitale e luminoso, di relazioni e connessioni. Una stazione che sia un luogo dove stare e non solo da attraversare, ovvero un luogo da abitare.File | Dimensione | Formato | |
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