Negli anni Settanta, a San Paolo, Lina Bo Bardi viene incaricata di progettare l'unità SESC di Pompeia. La sua scelta di recuperare la cittadella industriale della Fábrica da Pompeia per salvaguardare un luogo utilizzato dagli abitanti del quartiere come ritrovo domenicale rappresenta una novità che ha posto le condizione di una qualità antropologica dell'architettura che a distanza di trent’anni fa del Sesc Pompeia una effettiva "Citadela da liberdade" così come Lina Bo Bardi aveva voluto. Oggi il SESC Pompeia è un luogo tra i più frequentati di San Paolo (una piazza di incontro e di convivenza) e un esempio di architettura da seguire anche nella contemporaneità.

Il SESC Pompeia di Lina Bo Bardi / Criconia, Alessandra. - (2015), pp. 21-25.

Il SESC Pompeia di Lina Bo Bardi

Criconia Alessandra
2015

Abstract

Negli anni Settanta, a San Paolo, Lina Bo Bardi viene incaricata di progettare l'unità SESC di Pompeia. La sua scelta di recuperare la cittadella industriale della Fábrica da Pompeia per salvaguardare un luogo utilizzato dagli abitanti del quartiere come ritrovo domenicale rappresenta una novità che ha posto le condizione di una qualità antropologica dell'architettura che a distanza di trent’anni fa del Sesc Pompeia una effettiva "Citadela da liberdade" così come Lina Bo Bardi aveva voluto. Oggi il SESC Pompeia è un luogo tra i più frequentati di San Paolo (una piazza di incontro e di convivenza) e un esempio di architettura da seguire anche nella contemporaneità.
2015
Oficina Bo Bardi. Projeto de um SESC de terceira geracào em São Paulo e em Roma
978-85-64558-17-5
Lina Bo Bardi; SESC Pompeia, SESC di terza generazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il SESC Pompeia di Lina Bo Bardi / Criconia, Alessandra. - (2015), pp. 21-25.
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