Il saggio focalizza l’attenzione sul concetto di hinterland, tentando attraverso le categorie della specificità ed ibridazione di analizzare il rapporto tra la città di mare e il suo hinterland, tra la storia della città, il suo presente e l’entroterra che oggi più che mai alimenta, sorregge e sostanzia la prima. La riflessione che si propone si basa sulle relazioni che la città contemporanea stabilisce con il suo hinterland, assumendo un punto di vista particolare: quello delle città del Mediterraneo in cui si evidenziano dinamiche alterne di sviluppo e di stasi, legate alla necessità di individuare e ridefinire confini, luoghi e identità esistenti, ma in cui gli hinterland rappresentano vitali serbatoi di risorse materiali e immateriali, catalizzatori di sviluppo, ma anche aree di marginalità e degrado. Il caso di Barcellona costituisce un esempio di come l’hinterland si relazioni alle aree centrali della città. Barcellona è caratterizzata da una dimensione territoriale fluida e si configura come una entità policentrica dai confini mutevoli che aggrega entità territoriali diverse. Dagli anni Ottanta in poi la città ha trasformato il proprio modello di sviluppo attraverso un processo di decentramento delle attività economiche verso le aree periurbane, promuovendo il patrimonio storico culturale, gli eventi, valorizzando l’ambiente urbano e promuovendo l’economia della conoscenza.
Au-delà des frontières de l’urbain. La dimension liquide de la ville méditerranéenne / Galdini, Rossana. - STAMPA. - (2018), pp. 111-126.
Au-delà des frontières de l’urbain. La dimension liquide de la ville méditerranéenne
Galdini, RossanaPrimo
2018
Abstract
Il saggio focalizza l’attenzione sul concetto di hinterland, tentando attraverso le categorie della specificità ed ibridazione di analizzare il rapporto tra la città di mare e il suo hinterland, tra la storia della città, il suo presente e l’entroterra che oggi più che mai alimenta, sorregge e sostanzia la prima. La riflessione che si propone si basa sulle relazioni che la città contemporanea stabilisce con il suo hinterland, assumendo un punto di vista particolare: quello delle città del Mediterraneo in cui si evidenziano dinamiche alterne di sviluppo e di stasi, legate alla necessità di individuare e ridefinire confini, luoghi e identità esistenti, ma in cui gli hinterland rappresentano vitali serbatoi di risorse materiali e immateriali, catalizzatori di sviluppo, ma anche aree di marginalità e degrado. Il caso di Barcellona costituisce un esempio di come l’hinterland si relazioni alle aree centrali della città. Barcellona è caratterizzata da una dimensione territoriale fluida e si configura come una entità policentrica dai confini mutevoli che aggrega entità territoriali diverse. Dagli anni Ottanta in poi la città ha trasformato il proprio modello di sviluppo attraverso un processo di decentramento delle attività economiche verso le aree periurbane, promuovendo il patrimonio storico culturale, gli eventi, valorizzando l’ambiente urbano e promuovendo l’economia della conoscenza.File | Dimensione | Formato | |
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