Appartenente a uno degli studi di architettura che più ha progettato a Roma durante il XX secolo, Lucio Passarelli inizia la sua carriera precisamente nel periodo della ricostruzione del secondo dopoguerra, essendo l’incaricato del progetto presentato al Concorso per l’ampliamento della Camera dei deputati dell’anno 1967, caso di studio di questa ricerca sulle metodologie d’approccio alle preesistenze. La proposta di un’architettura che dimostra la modernità, con volumi semplici e giochi modulari, e al tempo stesso volumi massicci, semicilindri troncati e seminterrati, che evocano linguaggi del passato, risulta una composizione “commista”, un dialogo costante tra curva e retta, tra massa e vetro, tra modernità e antichità. Questi aspetti saranno analizzati attraverso i diversi temi che strutturano il progetto: la rilettura del tessuto antico, l’architettura “commista”, la consolidazione di un area urbana parlamentare e il concetto di rovine tra il moderno. Di questo modo, mediante l’indagine delle sue opere, del contesto storico e il ridisegno del progetto con diverse tecniche di rappresentazione, si avvia un analisi critico che porta come risultato l’individuazione delle caratteristiche architettoniche che dialogano con l’antico, e che possono finalmente essere di utilità per i futuri progetti che affrontano questa problematica.
Lucio Passarelli (motto:3P-3C). Tra moderno e passato / Marziano, Pia. - (2018).
Lucio Passarelli (motto:3P-3C). Tra moderno e passato
Pia Marziano
2018
Abstract
Appartenente a uno degli studi di architettura che più ha progettato a Roma durante il XX secolo, Lucio Passarelli inizia la sua carriera precisamente nel periodo della ricostruzione del secondo dopoguerra, essendo l’incaricato del progetto presentato al Concorso per l’ampliamento della Camera dei deputati dell’anno 1967, caso di studio di questa ricerca sulle metodologie d’approccio alle preesistenze. La proposta di un’architettura che dimostra la modernità, con volumi semplici e giochi modulari, e al tempo stesso volumi massicci, semicilindri troncati e seminterrati, che evocano linguaggi del passato, risulta una composizione “commista”, un dialogo costante tra curva e retta, tra massa e vetro, tra modernità e antichità. Questi aspetti saranno analizzati attraverso i diversi temi che strutturano il progetto: la rilettura del tessuto antico, l’architettura “commista”, la consolidazione di un area urbana parlamentare e il concetto di rovine tra il moderno. Di questo modo, mediante l’indagine delle sue opere, del contesto storico e il ridisegno del progetto con diverse tecniche di rappresentazione, si avvia un analisi critico che porta come risultato l’individuazione delle caratteristiche architettoniche che dialogano con l’antico, e che possono finalmente essere di utilità per i futuri progetti che affrontano questa problematica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Marziano_Passarelli_2018.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
6.31 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.31 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.