L’Italia si è trasformata negli ultimi decenni in un paese di immigrazione e l’interesse dei media e dell’opinione pubblica si è concentrato principalmente sullo studio dei flussi provenienti dall’estero e sulla presenza straniera. Recentemente, e come conseguenza della crisi economica, l’attenzione si sta spostando anche su altre due componenti importanti della dinamica migratoria: l’emigrazione italiana verso l’estero e la mobilità interna. L’evoluzione del fenomeno dal dopoguerra ha attraversato diverse fasi, passando da una molto dinamica appartenente all’epoca della grande industrializzazione di massa negli anni ’50 e ‘60 ad una fase successiva di stagnazione (anni ’80). Dalla seconda metà degli anni ’90, la mobilità interna torna a crescere con caratteristiche diverse da quella del boom economico. Un cambiamento riguarda la riduzione dei trasferimenti di lungo raggio a favore di quelli di breve raggio. Inoltre, le regioni del Nord-Est fanno registrare i saldi migratori i più elevati, dopo essere state in passato aree di emigrazione. Negli ultimi anni le caratteristiche della mobilità interna sono cambiate nuovamente: il contributo fornito dalla popolazione di cittadinanza straniera è una novità che ha avuto un impatto significativo sul fenomeno e che continuerà a mostrare i suoi effetti anche in futuro.
La mobilità residenziale in Italia: i recenti percorsi migratori e le caratteristiche dei migranti / Tucci, Enrico; Licari, Francesca. - (2015).
La mobilità residenziale in Italia: i recenti percorsi migratori e le caratteristiche dei migranti
Enrico Tucci;
2015
Abstract
L’Italia si è trasformata negli ultimi decenni in un paese di immigrazione e l’interesse dei media e dell’opinione pubblica si è concentrato principalmente sullo studio dei flussi provenienti dall’estero e sulla presenza straniera. Recentemente, e come conseguenza della crisi economica, l’attenzione si sta spostando anche su altre due componenti importanti della dinamica migratoria: l’emigrazione italiana verso l’estero e la mobilità interna. L’evoluzione del fenomeno dal dopoguerra ha attraversato diverse fasi, passando da una molto dinamica appartenente all’epoca della grande industrializzazione di massa negli anni ’50 e ‘60 ad una fase successiva di stagnazione (anni ’80). Dalla seconda metà degli anni ’90, la mobilità interna torna a crescere con caratteristiche diverse da quella del boom economico. Un cambiamento riguarda la riduzione dei trasferimenti di lungo raggio a favore di quelli di breve raggio. Inoltre, le regioni del Nord-Est fanno registrare i saldi migratori i più elevati, dopo essere state in passato aree di emigrazione. Negli ultimi anni le caratteristiche della mobilità interna sono cambiate nuovamente: il contributo fornito dalla popolazione di cittadinanza straniera è una novità che ha avuto un impatto significativo sul fenomeno e che continuerà a mostrare i suoi effetti anche in futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.