Spopolamento e invecchiamento: una difficile relazione nelle aree di malessere demografico

Dal secondo dopoguerra ad oggi, la popolazione italiana ha subito importanti mutamenti, grazie alle variegate dinamiche di nascite, morti e migrazioni. Queste dinamiche hanno cambiato profondamente la distribuzione della popolazione sul territorio: la popolazione delle aree del Centro-Nord è cresciuta rispetto a quella del Mezzogiorno e, soprattutto in alcune piccole aree, nuclei di popolazione sono scomparsi o si sono ridotti, mentre altri sono aumentati. Prevalentemente nelle zone rurali, si è verificato uno spopolamento. Da un punto di vista demografico, lo spopolamento è legato all'invecchiamento; in passato l’emigrazione, quindi lo spopolamento, ha contributo all'intensificarsi del processo di invecchiamento, nei tempi recenti quest’ultimo sembra contribuire al processo di spopolamento; invecchiamento e spopolamento sono, inoltre, entrambi influenzati dalla bassissima fecondità. L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare, a livello comunale, quale sia stata in Italia, tra il 1951 e il 2001, la relazione tra spopolamento ed invecchiamento e di porre in evidenza quelle che possono essere definite come aree di prolungato spopolamento.