L’abbandono delle concezioni storiografiche e geopolitiche della classicità sulla coesione del Mediterraneo ha coinciso con la progressiva perdita di centralità politica della regione, con una conseguente marginalizzazione sullo scacchiere globale. Gli effetti più deleteri di questa dismissione concettuale e politica si sono palesati a partire dai primi anni ’90, in concomitanza con la caduta dell’Unione Sovietica, per poi manifestarsi appieno con la crisi sistemica di inizio XXI secolo. Verranno discusse due recenti visioni geopolitiche alternative del Mediterraneo: il Grande Medio Oriente, che ne sottolinea la marginalità/frammentarietà, di contro al Mediterraneo Allargato, che punta sulla centralità/coesione. Lo scopo è evidenziare che le politiche messe in campo da alcuni tra i principali attori dell'area, NATO, UE (parzialmente), USA, Gran Bretagna, sono regolate dal paradigma della marginalità/frammentarietà e forse proprio per questo non riescono a essere incisive. L'evidenza, infatti, ci presenta un Mediterraneo tanto più conflittuale quanto più sottoposto a visioni geopolitiche che tendono a ridurlo a una linea di frattura tra civiltà differenti. Proporremo, allora, una possibile visione centripeta del Mediterraneo come ipotesi di lavoro per la stabilizzazione politica e la crescita economica comune.
Ricostituire la coesione e la centralità mediterranee: il tentativo italiano per un Mediterraneo Allargato / Marconi, Matteo; Mariutti, Enrico. - STAMPA. - (2017), pp. 221-238.
Ricostituire la coesione e la centralità mediterranee: il tentativo italiano per un Mediterraneo Allargato
matteo marconi
;
2017
Abstract
L’abbandono delle concezioni storiografiche e geopolitiche della classicità sulla coesione del Mediterraneo ha coinciso con la progressiva perdita di centralità politica della regione, con una conseguente marginalizzazione sullo scacchiere globale. Gli effetti più deleteri di questa dismissione concettuale e politica si sono palesati a partire dai primi anni ’90, in concomitanza con la caduta dell’Unione Sovietica, per poi manifestarsi appieno con la crisi sistemica di inizio XXI secolo. Verranno discusse due recenti visioni geopolitiche alternative del Mediterraneo: il Grande Medio Oriente, che ne sottolinea la marginalità/frammentarietà, di contro al Mediterraneo Allargato, che punta sulla centralità/coesione. Lo scopo è evidenziare che le politiche messe in campo da alcuni tra i principali attori dell'area, NATO, UE (parzialmente), USA, Gran Bretagna, sono regolate dal paradigma della marginalità/frammentarietà e forse proprio per questo non riescono a essere incisive. L'evidenza, infatti, ci presenta un Mediterraneo tanto più conflittuale quanto più sottoposto a visioni geopolitiche che tendono a ridurlo a una linea di frattura tra civiltà differenti. Proporremo, allora, una possibile visione centripeta del Mediterraneo come ipotesi di lavoro per la stabilizzazione politica e la crescita economica comune.File | Dimensione | Formato | |
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