Il rapporto tra città e scarti è sempre stato al centro del fenomeno urbano ed ha caratterizzato storicamente tanto gli spazi privati quanto quelli pubblici. Una città come Roma ce lo insegna: i mosaici asarotos oikos ritraevano gli scarti di cibo per ornare le domus romane; i depositi di anfore diedero vita al Monte Testaccio; i detriti del Colosseo furono riutilizzati per realizzare nuove opere. Oggi le previsioni di una crescita demografica preannunciata e il conseguente aumento della produzione di scarti e rifiuti impongono l’adozione di accurate strategie progettuali che attraverso queste sostanze - gli scarti - possano attivare nuove circolarità urbane, stimolando al contempo il coinvolgimento attivo degli abitanti. In che modo il processo creativo-progettuale contemporaneo attribuisce valore agli scarti per la generazione di spazio pubblico? Il presente scritto intende sottolineare il ruolo chiave degli scarti nelle pratiche di city-making. La riflessione, che interseca architettura, arte e pratiche civiche, si articola attraverso l’indagine di tre condizioni urbane: la piazza, che rinnova il proprio status intercettando e reificando nuovi flussi metabolici; il drosscape, come network potenziale di spazi pubblici diffusi; il cantiere, spazio della metamorfosi urbana, come nuova tipologia di spazio pubblico temporaneo. In questi ambiti è possibile sperimentare modelli innovativi di ecologia urbana localizzata. Tale indagine è supportata da alcune esperienze emblematiche che vanno ben oltre operazioni dalla valenza puramente comunicativa, per esprimere un’azione civile di riappropriazione, di cura e di trasformazione, rivelando il potenziale creativo-progettuale e rigenerativo dei flussi di scarti, intesi come nuova sostanza dello spazio urbano contemporaneo.
Scarti e rifiuti urbani come nuova sostanza dello spazio pubblico contemporaneo. Esperienze a confronto tra architettura, arte e attivismo civico / DE FRANCESCO, Gaetano; Massaro, Saverio. - STAMPA. - (2017), pp. 177-185.
Scarti e rifiuti urbani come nuova sostanza dello spazio pubblico contemporaneo. Esperienze a confronto tra architettura, arte e attivismo civico
GAETANO DE FRANCESCO;SAVERIO MASSARO
2017
Abstract
Il rapporto tra città e scarti è sempre stato al centro del fenomeno urbano ed ha caratterizzato storicamente tanto gli spazi privati quanto quelli pubblici. Una città come Roma ce lo insegna: i mosaici asarotos oikos ritraevano gli scarti di cibo per ornare le domus romane; i depositi di anfore diedero vita al Monte Testaccio; i detriti del Colosseo furono riutilizzati per realizzare nuove opere. Oggi le previsioni di una crescita demografica preannunciata e il conseguente aumento della produzione di scarti e rifiuti impongono l’adozione di accurate strategie progettuali che attraverso queste sostanze - gli scarti - possano attivare nuove circolarità urbane, stimolando al contempo il coinvolgimento attivo degli abitanti. In che modo il processo creativo-progettuale contemporaneo attribuisce valore agli scarti per la generazione di spazio pubblico? Il presente scritto intende sottolineare il ruolo chiave degli scarti nelle pratiche di city-making. La riflessione, che interseca architettura, arte e pratiche civiche, si articola attraverso l’indagine di tre condizioni urbane: la piazza, che rinnova il proprio status intercettando e reificando nuovi flussi metabolici; il drosscape, come network potenziale di spazi pubblici diffusi; il cantiere, spazio della metamorfosi urbana, come nuova tipologia di spazio pubblico temporaneo. In questi ambiti è possibile sperimentare modelli innovativi di ecologia urbana localizzata. Tale indagine è supportata da alcune esperienze emblematiche che vanno ben oltre operazioni dalla valenza puramente comunicativa, per esprimere un’azione civile di riappropriazione, di cura e di trasformazione, rivelando il potenziale creativo-progettuale e rigenerativo dei flussi di scarti, intesi come nuova sostanza dello spazio urbano contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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