Questo volume nasce dal nostro incontro con Giannina Malaspina e Marino Ciprietti, cantastorie itineranti, attivi in una vasta area rurale e montana dell’Italia centrale nella seconda metà del XX secolo. Un incontro avvenuto nel 1993, in occasione dell’unica registrazione sonora della coppia durante le questue a domicilio, e maturato in un progetto che ha coinvolto numerosi protagonisti tra l’Abruzzo, Parigi e Lisbona. È una ricerca etnomusicologica e musicale che scaturisce dal desiderio di raccontare ed essere in qualche modo complici di uno straordinario e poco noto fenomeno rituale, intrecciato a sua volta a una vicenda umana particolarmente significativa. Accostandosi alle orazioni per i defunti, alle storie dei santi e alla canzone devozionale dei musicisti girovaghi – come sottolinea Mauro Geraci nell’introduzione – “Giannina inquadrerà il lutto mai sopito per la perdita del padre […] facendosi a poco a poco lei stessa assieme a Marino portavoce, mediatrice di un cordoglio esteso e partecipato, di un dolore cantato ritenuto utile ed esemplare anche per tutti gli altri”.
Giannina Malaspina cantastorie / Bonini Baraldi, Filippo; Di Virgilio, Domenico; Spitilli, Gianfranco. - STAMPA. - (2017).
Giannina Malaspina cantastorie
Gianfranco Spitilli
2017
Abstract
Questo volume nasce dal nostro incontro con Giannina Malaspina e Marino Ciprietti, cantastorie itineranti, attivi in una vasta area rurale e montana dell’Italia centrale nella seconda metà del XX secolo. Un incontro avvenuto nel 1993, in occasione dell’unica registrazione sonora della coppia durante le questue a domicilio, e maturato in un progetto che ha coinvolto numerosi protagonisti tra l’Abruzzo, Parigi e Lisbona. È una ricerca etnomusicologica e musicale che scaturisce dal desiderio di raccontare ed essere in qualche modo complici di uno straordinario e poco noto fenomeno rituale, intrecciato a sua volta a una vicenda umana particolarmente significativa. Accostandosi alle orazioni per i defunti, alle storie dei santi e alla canzone devozionale dei musicisti girovaghi – come sottolinea Mauro Geraci nell’introduzione – “Giannina inquadrerà il lutto mai sopito per la perdita del padre […] facendosi a poco a poco lei stessa assieme a Marino portavoce, mediatrice di un cordoglio esteso e partecipato, di un dolore cantato ritenuto utile ed esemplare anche per tutti gli altri”.File | Dimensione | Formato | |
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