Tre esperienze personali nel vivo dei processi di governo della città: cronache dal fronte della realtà. Febbraio 2003, nasce l’idea della “Città dell’Altra Economia”. Un ampio processo partecipativo guidato dal Comune di Roma delinea un programma di attività alternative, una mission che diviene un manifesto sociale ed economico. Il Mattatoio di Testaccio viene indicato come sede simbolica di una città diversa. Ma il piano di recupero del Mattatoio non prevedeva nulla di tutto ciò. Né i padiglioni esistenti potevano contenere le numerose attività commerciali, produttive, culturali e sociali indicate dal programma. La soluzione è la mia proposta di intervenire sulle tettoie in ferro e ghisa del Campo Boario. Strutture “dimenticate”, prive di destinazione urbanistica, tanto degradate e malconce da non essere oggetto di particolari attenzioni. Marzo 2006, le pagine romane del Corriere della Sera titolano “Ex Mira Lanza. Sarà la Riva dei Teatri”. In base ad un accordo di natura urbanistica, l’area della Mira Lanza viene ceduta al Comune per la realizzazione di un parco di quartiere. L’accordo prevedeva la demolizione delle fabbriche. Con i resti della memoria industriale, si sarebbero cancellati i grandi padiglioni realizzati a partire dal 1899, coperti da imponenti capriate in legno, conclusi da timpani e segnati da lesene, cornici e motivi decorativi in laterizi. La mia azione sventa la demolizione. Propongo di realizzare il parco nel quadro di un esteso processo di riqualificazione basato su un mix di funzioni culturali, formative e per il tempo libero. Settembre 2010, apre il centro culturale “Elsa Morante” al Laurentino 38. Per un solo giorno, per essere immediatamente chiuso per assenza di gestione. Verrà aperto soltanto nell’aprile 2011 a seguito delle proteste degli abitanti del quartiere che reclamano spazi e servizi frutto di una partecipazione attiva. Un progetto complesso avviato nel 2006 nell’ambito di un piano di riqualificazione delle periferie romane. Poche le opere che concretizzeranno quel piano. L’intervento al Laurentino fa eccezione.

Riqualificazione architettonica e urbana: cronache dal fronte / Cupelloni, Luciano. - STAMPA. - (2016), pp. 46-53.

Riqualificazione architettonica e urbana: cronache dal fronte

Cupelloni Luciano
Primo
2016

Abstract

Tre esperienze personali nel vivo dei processi di governo della città: cronache dal fronte della realtà. Febbraio 2003, nasce l’idea della “Città dell’Altra Economia”. Un ampio processo partecipativo guidato dal Comune di Roma delinea un programma di attività alternative, una mission che diviene un manifesto sociale ed economico. Il Mattatoio di Testaccio viene indicato come sede simbolica di una città diversa. Ma il piano di recupero del Mattatoio non prevedeva nulla di tutto ciò. Né i padiglioni esistenti potevano contenere le numerose attività commerciali, produttive, culturali e sociali indicate dal programma. La soluzione è la mia proposta di intervenire sulle tettoie in ferro e ghisa del Campo Boario. Strutture “dimenticate”, prive di destinazione urbanistica, tanto degradate e malconce da non essere oggetto di particolari attenzioni. Marzo 2006, le pagine romane del Corriere della Sera titolano “Ex Mira Lanza. Sarà la Riva dei Teatri”. In base ad un accordo di natura urbanistica, l’area della Mira Lanza viene ceduta al Comune per la realizzazione di un parco di quartiere. L’accordo prevedeva la demolizione delle fabbriche. Con i resti della memoria industriale, si sarebbero cancellati i grandi padiglioni realizzati a partire dal 1899, coperti da imponenti capriate in legno, conclusi da timpani e segnati da lesene, cornici e motivi decorativi in laterizi. La mia azione sventa la demolizione. Propongo di realizzare il parco nel quadro di un esteso processo di riqualificazione basato su un mix di funzioni culturali, formative e per il tempo libero. Settembre 2010, apre il centro culturale “Elsa Morante” al Laurentino 38. Per un solo giorno, per essere immediatamente chiuso per assenza di gestione. Verrà aperto soltanto nell’aprile 2011 a seguito delle proteste degli abitanti del quartiere che reclamano spazi e servizi frutto di una partecipazione attiva. Un progetto complesso avviato nel 2006 nell’ambito di un piano di riqualificazione delle periferie romane. Poche le opere che concretizzeranno quel piano. L’intervento al Laurentino fa eccezione.
2016
Reporting frome
9788896434437
abbandono; riqualificazione; partecipazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Riqualificazione architettonica e urbana: cronache dal fronte / Cupelloni, Luciano. - STAMPA. - (2016), pp. 46-53.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Cupelloni_Riqualificazione_2016.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 219.05 kB
Formato Adobe PDF
219.05 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1128892
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact