Il volume attraversa i luoghi comuni della città contemporanea, le dimensioni ineludibili che la caratterizzano,imponendosi di volta in volta come limite o potenzialità dell’abitare metropolitano nel XXI secolo. La città contemporanea lascia emergere nuove tensioni sociali e politiche, genera inedite resistenze e conflitti, inventa tattiche e strategie creative per vivere, sopravvivere e abitare i suoi luoghi. I topoi scelti per raccontarla corrispondono ad altrettante “lenti” attraverso cui leggere le sfide e i rischi che la grande città offre a chi oggi la attraversa. Nel mondo più della metà della popolazione vive in ambiente urbano. In Europa la percentuale sale al 74%. Al tempo della Brexit e nell’epoca della presidenza Trump più di un terzo della popolazione che vive tra Londra e New York è nata all’estero. Nel 2025 le prime 600 città del mondo concentreranno nel proprio territorio oltre il 60% del PIL globale. Se la società delle reti è ancora - e più che mai - una società urbana, non possiamo smettere di interrogarci sul senso, metropolitano, del nostro abitare.
Abitare. Intorno alla città e ai suoi «luoghi comuni» / Massida, Luca; Parisi, Stefania. - STAMPA. - (2017), pp. 1-106.
Abitare. Intorno alla città e ai suoi «luoghi comuni»
Parisi, Stefania
2017
Abstract
Il volume attraversa i luoghi comuni della città contemporanea, le dimensioni ineludibili che la caratterizzano,imponendosi di volta in volta come limite o potenzialità dell’abitare metropolitano nel XXI secolo. La città contemporanea lascia emergere nuove tensioni sociali e politiche, genera inedite resistenze e conflitti, inventa tattiche e strategie creative per vivere, sopravvivere e abitare i suoi luoghi. I topoi scelti per raccontarla corrispondono ad altrettante “lenti” attraverso cui leggere le sfide e i rischi che la grande città offre a chi oggi la attraversa. Nel mondo più della metà della popolazione vive in ambiente urbano. In Europa la percentuale sale al 74%. Al tempo della Brexit e nell’epoca della presidenza Trump più di un terzo della popolazione che vive tra Londra e New York è nata all’estero. Nel 2025 le prime 600 città del mondo concentreranno nel proprio territorio oltre il 60% del PIL globale. Se la società delle reti è ancora - e più che mai - una società urbana, non possiamo smettere di interrogarci sul senso, metropolitano, del nostro abitare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.