L'analisi del modello 'dromocratico' sollecita un confronto originale a partire da differenti direzioni teoretiche, come l'ordine spontaneo di Hayek concettualmente distante dal sistema kelseniano e, allo stesso tempo, affine per le problematiche che emergono sulla persona e sul diritto. In questa direzione, i due tipi di organizzazione sociale, anticipano il più moderno modello di 'dromocrazia', inaugurato dal progresso tecnologico che schiude nuovi itinerari speculativi nell'analisi sulla ‘mistificazione’ del giuridico nelle forme della bio-legalità. La prassi di archiviare l’‘atto libero’ e «imputabile, scelto con consapevole responsabilità e misurato dalla qualità della relazione … con-l’altro» in luogo di una ‘spontaneità’ che consuma la spiritualità dell’io nel flusso di accadimenti, evidenzia una continuità tra ‘funzionalismo giuridico’, ‘ordine spontaneo’ e 'dromocrazia'. Può attingere dal metodo fenomenologico per avviare un discorso intorno alle degenerazioni formalistiche del diritto nella società globalizzata o post-panottica, perennemente sospesa sull’asse di una ‘normatività’ che, pur sollecitando percorsi alternativi alle tradizionali tesi del positivismo giuridico, rimane estranea all’idea del diritto come fenomeno consapevolmente con-diviso. La discussione ruota intorno ad una genesi del diritto radicata nel comando di un potere più forte, indifferente verso la qualità dei contenuti normativi che, insieme alle problematiche concernenti il concetto di terzietà, suscita interesse verso quelle teorie che archiviano ogni interrogativo sul destino dell’uomo e sul diritto, ridotti nella forma in-autentica della datità dal trionfo della tecnica-giuridica.
Diritto e sistema dromocratico. Hayek e Kelsen a confronto / Petrocco, Giovanna. - STAMPA. - (2017), pp. 1-208.
Diritto e sistema dromocratico. Hayek e Kelsen a confronto
Petrocco, Giovanna
2017
Abstract
L'analisi del modello 'dromocratico' sollecita un confronto originale a partire da differenti direzioni teoretiche, come l'ordine spontaneo di Hayek concettualmente distante dal sistema kelseniano e, allo stesso tempo, affine per le problematiche che emergono sulla persona e sul diritto. In questa direzione, i due tipi di organizzazione sociale, anticipano il più moderno modello di 'dromocrazia', inaugurato dal progresso tecnologico che schiude nuovi itinerari speculativi nell'analisi sulla ‘mistificazione’ del giuridico nelle forme della bio-legalità. La prassi di archiviare l’‘atto libero’ e «imputabile, scelto con consapevole responsabilità e misurato dalla qualità della relazione … con-l’altro» in luogo di una ‘spontaneità’ che consuma la spiritualità dell’io nel flusso di accadimenti, evidenzia una continuità tra ‘funzionalismo giuridico’, ‘ordine spontaneo’ e 'dromocrazia'. Può attingere dal metodo fenomenologico per avviare un discorso intorno alle degenerazioni formalistiche del diritto nella società globalizzata o post-panottica, perennemente sospesa sull’asse di una ‘normatività’ che, pur sollecitando percorsi alternativi alle tradizionali tesi del positivismo giuridico, rimane estranea all’idea del diritto come fenomeno consapevolmente con-diviso. La discussione ruota intorno ad una genesi del diritto radicata nel comando di un potere più forte, indifferente verso la qualità dei contenuti normativi che, insieme alle problematiche concernenti il concetto di terzietà, suscita interesse verso quelle teorie che archiviano ogni interrogativo sul destino dell’uomo e sul diritto, ridotti nella forma in-autentica della datità dal trionfo della tecnica-giuridica.File | Dimensione | Formato | |
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