Il Design Litico Contemporaneo: una sfida contro il limite.

Contemporary Stone Design may be seen as the sum of all those experiments attributable to the culture of design and which in recent years have used stone and marble as the prevailing materials for some artefacts. In this sense, it can be totally included in the processes of overcoming limits of which the French economist speaks, but without negative implications. Indeed we might interpret it as the outcome of a millennial evolutionary process, which has always seen in the intrinsic properties of stone a great and solid potential for expression. And today, this potential is strongly claiming our attention, precisely because of the cultural necessity to look for a ‘stability’ in materials that is lacking in the uncontrollable fluidity of contemporary life. Or, again, the re-discovery of stone in contemporary design responds to a renewed need for authenticity that contradicts what has taken place in the processes of extreme ‘artificialisation’ of design, which in its recent past, as the historian Maurizio Vitta claims, has had the ability to transcend the reality of the materials, reducing them to the theatrical expedient of being caricatures of themselves.

Il Design Litico Contemporaneo, inteso come l’insieme di tutte quelle sperimentazioni ascrivibili alla cultura del progetto e che negli ultimi anni hanno utilizzato le pietre ed i marmi come materiali prevalenti di alcuni artefatti, può essere incluso pienamente nei processi di superamento dei limiti di cui parla l’economista francese, ma senza accezioni negative. Anzi è possibile leggerlo come l’esito di un processo evolutivo millenario, che ha visto sempre nelle proprietà intrinseche della pietra, grandi e solide potenzialità espressive, potenzialità oggi fortemente riconsiderate proprio in virtù della necessità culturale di cercare nei materiali una “stabilità” rispetto alla ingovernabile fluidità dell’agire contemporaneo. O ancora la ri-scoperta della pietra nel design contemporaneo risponde ad una rinnovata esigenza di autenticità che contraddice quanto accaduto nei processi di estrema artificializzazione del design che ha avuto nel suo recente passato, come afferma lo storico Maurizio Vitta, “(..) la capacità di trascendere la realtà dei materiali per ridurli all’artificio teatrale di maschere di sé stessi (…)”.