La nuova configurazione mira a ricostituire l’unità tra sagrato e strada attraverso una piena integrazione dei due spazi. La rinnovata articolazione spaziale del sagrato lo rende finalmente adeguato ad ospitare le celebrazioni e le cerimonie religiose, permettendo alla cittadinanza di raccogliersi senza impedimenti attorno all'ingresso della Basilica Cattedrale. Dalla via pubblica si accede al piano del sagrato per mezzo di una gradinata continua in travertino che corre ininterrottamente lungo tutto il perimetro libero. Questa gradinata, oltre a garantire il raccordo tra la quota del sagrato e quella della strada, permette di riconoscere il suolo consacrato senza tuttavia compromettere la totale permeabilità del suo recinto. Obiettivo della proposta progettuale è anche l’armonizzazione delle diverse istanze storiche, archeologiche, artistiche e liturgiche che compongono la facciata. Al fine di ricongiungere visivamente l’area compresa tra i due timpani in un’immagine unitaria, la proposta prevede di rivestire questa porzione di muratura con degli elementi in peperino simili a quelli impiegati per i risarcimenti murari utilizzati nel restauro degli anni ‘50. In questo modo oltre a reintegrare la porzione più alta della facciata al resto del corpo di fabbrica, si ambisce ad alleggerire l’attacco al cielo ottenendo così una più coerente continuità visiva. L’iscrizione dedicatoria è incisa direttamente sulle lastre di pietra con un adeguato sottosquadro in modo tale che sia la proiezione dell’ombra, e non un ennesimo cambio di colore e materiale, a determinarne la leggibilità. Per lo stesso principio lo sporto del tetto viene ridimensionato attraverso un taglio della soletta di copertura in cemento armato rivestito con il medesimo travertino comune alle altre parti.
Concorso per la riqualificazione del sagrato e il restauro della facciata della Basilica Cattedrale di Sant’Agapito Martire in Palestrina / Frediani, Daniele; Martina, Morino; Ulderico, Sisinni; Raffaele, Sciascia; Magni, Gilda; Andrea, Rinaldi. - (2016).
Concorso per la riqualificazione del sagrato e il restauro della facciata della Basilica Cattedrale di Sant’Agapito Martire in Palestrina
Daniele Frediani
;MAGNI, GILDA
;
2016
Abstract
La nuova configurazione mira a ricostituire l’unità tra sagrato e strada attraverso una piena integrazione dei due spazi. La rinnovata articolazione spaziale del sagrato lo rende finalmente adeguato ad ospitare le celebrazioni e le cerimonie religiose, permettendo alla cittadinanza di raccogliersi senza impedimenti attorno all'ingresso della Basilica Cattedrale. Dalla via pubblica si accede al piano del sagrato per mezzo di una gradinata continua in travertino che corre ininterrottamente lungo tutto il perimetro libero. Questa gradinata, oltre a garantire il raccordo tra la quota del sagrato e quella della strada, permette di riconoscere il suolo consacrato senza tuttavia compromettere la totale permeabilità del suo recinto. Obiettivo della proposta progettuale è anche l’armonizzazione delle diverse istanze storiche, archeologiche, artistiche e liturgiche che compongono la facciata. Al fine di ricongiungere visivamente l’area compresa tra i due timpani in un’immagine unitaria, la proposta prevede di rivestire questa porzione di muratura con degli elementi in peperino simili a quelli impiegati per i risarcimenti murari utilizzati nel restauro degli anni ‘50. In questo modo oltre a reintegrare la porzione più alta della facciata al resto del corpo di fabbrica, si ambisce ad alleggerire l’attacco al cielo ottenendo così una più coerente continuità visiva. L’iscrizione dedicatoria è incisa direttamente sulle lastre di pietra con un adeguato sottosquadro in modo tale che sia la proiezione dell’ombra, e non un ennesimo cambio di colore e materiale, a determinarne la leggibilità. Per lo stesso principio lo sporto del tetto viene ridimensionato attraverso un taglio della soletta di copertura in cemento armato rivestito con il medesimo travertino comune alle altre parti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.