Nell’anno in cui si celebrano il bimillenario della morte di Ovidio e il 60° anniversario dei Trattati di Roma, questo libro propone un’analisi dei diversi modi nei quali la cultura europea dal secondo dopoguerra ad oggi ha interpretato la figura e l’opera di Ovidio, con particolare riferimento a quei nuclei tematici e a quelle istanze formali che trovano maggiore risonanza in alcuni aspetti caratteristici del pensiero e della sensibilità contemporanea, e con l’obiettivo di dare un contributo, in un momento di grave crisi del progetto di maggiore integrazione tra i Paesi membri dell’Unione, alla comprensione di un elemento non certo secondario dell’identità culturale europea: il suo rispecchiarsi nelle opere del poeta antico che più di ogni altro ha saputo anticipare e farsi idealmente interprete del «nuovo mondo» destinato a sorgere dall’unione delle due grandi radici fondative – greco-latina ed ebraico-cristiana – di quella che nei secoli successivi sarebbe divenuta la cultura degli europei; e che allo stesso tempo continua ad offrire occasioni di confronto e di rispecchiamento anche in relazione ad alcuni degli aspetti più rilevanti – dall’«incertezza» caratteristica della «modernità liquida» allo «spaesamento» proprio della «condizione postmoderna» – della nostra epoca.
Ovidio e la cultura europea. Interpretazioni e riscritture dal secondo dopoguerra al bimillenario della morte (1945-2017) / Ursini, Francesco. - STAMPA. - (2017).
Ovidio e la cultura europea. Interpretazioni e riscritture dal secondo dopoguerra al bimillenario della morte (1945-2017)
Ursini, Francesco
2017
Abstract
Nell’anno in cui si celebrano il bimillenario della morte di Ovidio e il 60° anniversario dei Trattati di Roma, questo libro propone un’analisi dei diversi modi nei quali la cultura europea dal secondo dopoguerra ad oggi ha interpretato la figura e l’opera di Ovidio, con particolare riferimento a quei nuclei tematici e a quelle istanze formali che trovano maggiore risonanza in alcuni aspetti caratteristici del pensiero e della sensibilità contemporanea, e con l’obiettivo di dare un contributo, in un momento di grave crisi del progetto di maggiore integrazione tra i Paesi membri dell’Unione, alla comprensione di un elemento non certo secondario dell’identità culturale europea: il suo rispecchiarsi nelle opere del poeta antico che più di ogni altro ha saputo anticipare e farsi idealmente interprete del «nuovo mondo» destinato a sorgere dall’unione delle due grandi radici fondative – greco-latina ed ebraico-cristiana – di quella che nei secoli successivi sarebbe divenuta la cultura degli europei; e che allo stesso tempo continua ad offrire occasioni di confronto e di rispecchiamento anche in relazione ad alcuni degli aspetti più rilevanti – dall’«incertezza» caratteristica della «modernità liquida» allo «spaesamento» proprio della «condizione postmoderna» – della nostra epoca.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ursini_Ovidio cultura europea_2017.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.05 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.05 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.