La ricerca di soluzioni che consentano di rispondere all’esi- genza di razionalizzazione del processo penale pone quale tema centrale dell’indagine la materia delle impugnazioni. Infatti se, da un lato, sarebbe un errore ritenere che l’ecces- siva durata del processo dipenda in modo esclusivo dalla disci- plina dei controlli, dall’altro, non può negarsi che la loro com- plessità costituisca una parte considerevole del problema1. In particolare, nodo fondamentale della questione è rappre- sentato dal giudizio di secondo grado: l’assenza, almeno nell’at- tuale momento storico, di consensi che consentano di intrapren- dere la strada di una riforma rivoluzionaria quale sarebbe quella dell’abolizione dell’istituto2, rende indispensabile individuarepossibili interventi legislativi che siano capaci, soprattutto, di ri- spondere alle esigenze deflattive. In questo contesto, di particolare interesse appare il disegno di legge di iniziativa governativa (n. 2798 del 2014), recante ‘Mo- difiche al codice penale e al codice di procedura penale per il raffor- zamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei pro- cessi, oltre che all’ordinamento penitenziario per l’effettività rie- ducativa della pena’, il cui intento è quello di “recuperare il processo penale ad una durata ragionevole”, senza però perdere di vista “lo stretto raccordo tra una maggiore efficienza del si- stema e il mantenimento, se non anzi il rafforzamento, delle ga- ranzie dei diritti, specialmente dell’imputato”. A tal fine il progetto di modifica legislativa si avvale del- l’impiego di un duplice strumento: in primo luogo, della predi- sposizione di norme immediatamente operanti e, in secondo luogo, dell’articolazione di direttrici di delega, “essendosi valu- tata l’opportunità, per alcuni aspetti interessati dalla riforma, di un’approfondita valutazione dei raccordi con altre parti dell’impianto”
L'Appello / Pollera, Martina. - STAMPA. - (2015), pp. 183-212.
L'Appello
POLLERA, MARTINA
2015
Abstract
La ricerca di soluzioni che consentano di rispondere all’esi- genza di razionalizzazione del processo penale pone quale tema centrale dell’indagine la materia delle impugnazioni. Infatti se, da un lato, sarebbe un errore ritenere che l’ecces- siva durata del processo dipenda in modo esclusivo dalla disci- plina dei controlli, dall’altro, non può negarsi che la loro com- plessità costituisca una parte considerevole del problema1. In particolare, nodo fondamentale della questione è rappre- sentato dal giudizio di secondo grado: l’assenza, almeno nell’at- tuale momento storico, di consensi che consentano di intrapren- dere la strada di una riforma rivoluzionaria quale sarebbe quella dell’abolizione dell’istituto2, rende indispensabile individuarepossibili interventi legislativi che siano capaci, soprattutto, di ri- spondere alle esigenze deflattive. In questo contesto, di particolare interesse appare il disegno di legge di iniziativa governativa (n. 2798 del 2014), recante ‘Mo- difiche al codice penale e al codice di procedura penale per il raffor- zamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei pro- cessi, oltre che all’ordinamento penitenziario per l’effettività rie- ducativa della pena’, il cui intento è quello di “recuperare il processo penale ad una durata ragionevole”, senza però perdere di vista “lo stretto raccordo tra una maggiore efficienza del si- stema e il mantenimento, se non anzi il rafforzamento, delle ga- ranzie dei diritti, specialmente dell’imputato”. A tal fine il progetto di modifica legislativa si avvale del- l’impiego di un duplice strumento: in primo luogo, della predi- sposizione di norme immediatamente operanti e, in secondo luogo, dell’articolazione di direttrici di delega, “essendosi valu- tata l’opportunità, per alcuni aspetti interessati dalla riforma, di un’approfondita valutazione dei raccordi con altre parti dell’impianto”File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pollera_Appello_2015.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
759.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
759.25 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.