Come leggere uno spettacolo teatrale? Come analizzare, al di là del testo scritto, quella pratica che implica parole pronunciate da corpi viventi in direzione di spettatori attivi e presenti? Cosa si intende per segno scenico e come isolarlo da quel tessuto di segni che è la rappresentazione? Nel volume Anne Ubersfeld intende rispondere concretamente a tutte queste domande senza mai perdere di vista il principio per cui, nel movimento dell’arte, teoria e pratica sono profondamente legate. Proprio a partire dalla sua esperienza di spettatrice, la studiosa francese offre uno sguardo complessivo, se pur sintetico, sulla rappresentazione teatrale: l’analisi dei segni scenici permette di capire il passaggio da un testo scritto a un insieme visivo-auditivo, frutto del complesso lavoro artistico dei realizzatori (registi, scenografi, disegnatori delle luci, musicisti e soprattutto attori). Con l’unico intento di aiutare lo spettatore ad aguzzare occhi e orecchie, a stimolare la riflessione e ad incrementare il suo piacere a teatro.
Leggere lo spettacolo (trad. A. Ubersfeld, Lire le theatre) / Marchetti, M.. - STAMPA. - (2008).
Leggere lo spettacolo (trad. A. Ubersfeld, Lire le theatre)
M. Marchetti
2008
Abstract
Come leggere uno spettacolo teatrale? Come analizzare, al di là del testo scritto, quella pratica che implica parole pronunciate da corpi viventi in direzione di spettatori attivi e presenti? Cosa si intende per segno scenico e come isolarlo da quel tessuto di segni che è la rappresentazione? Nel volume Anne Ubersfeld intende rispondere concretamente a tutte queste domande senza mai perdere di vista il principio per cui, nel movimento dell’arte, teoria e pratica sono profondamente legate. Proprio a partire dalla sua esperienza di spettatrice, la studiosa francese offre uno sguardo complessivo, se pur sintetico, sulla rappresentazione teatrale: l’analisi dei segni scenici permette di capire il passaggio da un testo scritto a un insieme visivo-auditivo, frutto del complesso lavoro artistico dei realizzatori (registi, scenografi, disegnatori delle luci, musicisti e soprattutto attori). Con l’unico intento di aiutare lo spettatore ad aguzzare occhi e orecchie, a stimolare la riflessione e ad incrementare il suo piacere a teatro.File | Dimensione | Formato | |
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