In occasione del primo incontro del costituendo Comitato scientifico per il restauro della fontana del Nettuno di Bologna del 9 luglio 2015 si definì la possibilità di una stretta collaborazione tra Comune, Università di Bologna e Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), al fine di supportare il previsto nuovo restauro della fontana simbolo di Bologna. In occasione dei lavori di restauro, è stata effettuata una vasta campagna diagnostica condotta con le metodologie analitiche, usualmente applicate nel campo della conservazione dei materiali lapidei naturali e artificiali: – caratterizzazione macroscopica in situ e al microscopio stereoscopico per un’analisi qualitativa della struttura, colore, grado di coesione, porosità, tipo di fratturazione, identificazione di particolari minerali accessori; – analisi mineralogica per diffrattometria ai raggi X (XRD) per verificare la composizione mineralogica e la presenza di minerali non risolvibili otticamente; – inglobamento in resina dei frammenti campionati per la preparazione delle sezioni sottili; – analisi mineralogico-petrografica su sezioni sottili al microscopio polarizzatore, per lo studio della composizione, della struttura e della microfauna fossile presente.
I lapidei. Diagnostica, problematiche conservative e metodologie d’intervento / Catalano, Dora; Conti, Lucia; Elettra Governale, Patrizia; Carlo Grillini, Gian; Ianiri, Giuseppina; Medeghini, Laura; Sidoti, Giancarlo. - STAMPA. - (2017), pp. 149-170.
I lapidei. Diagnostica, problematiche conservative e metodologie d’intervento
Laura Medeghini;
2017
Abstract
In occasione del primo incontro del costituendo Comitato scientifico per il restauro della fontana del Nettuno di Bologna del 9 luglio 2015 si definì la possibilità di una stretta collaborazione tra Comune, Università di Bologna e Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), al fine di supportare il previsto nuovo restauro della fontana simbolo di Bologna. In occasione dei lavori di restauro, è stata effettuata una vasta campagna diagnostica condotta con le metodologie analitiche, usualmente applicate nel campo della conservazione dei materiali lapidei naturali e artificiali: – caratterizzazione macroscopica in situ e al microscopio stereoscopico per un’analisi qualitativa della struttura, colore, grado di coesione, porosità, tipo di fratturazione, identificazione di particolari minerali accessori; – analisi mineralogica per diffrattometria ai raggi X (XRD) per verificare la composizione mineralogica e la presenza di minerali non risolvibili otticamente; – inglobamento in resina dei frammenti campionati per la preparazione delle sezioni sottili; – analisi mineralogico-petrografica su sezioni sottili al microscopio polarizzatore, per lo studio della composizione, della struttura e della microfauna fossile presente.File | Dimensione | Formato | |
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