Muovendo dall'introduzione alle principali tradizioni semantiche del Novecento e del primo Duemila, il volume sviluppa una riflessione sull'oggetto della semantica, disciplina dallo statuto incerto, il cui spazio si snoda entro approcci che affidano sempre più la determinazione del significato a fattori esterni al linguaggio. Il fil rouge è l’oscillazione delle prospettive semantiche tra i poli della determinatezza e dell’indeterminatezza. Verso il primo convergono gli approcci fondativi, che definiscono il significato nell’alveo della logica o della linguistica, conducendo a una visione asettica della dimensione semantica sì da permetterne il trattamento scientifico, e soprattutto il modello del codice sotteso agli approcci cognitivi che intende la comunicazione come processo di codifica/decodifica coincidente con il meccanismo di ‘traduzione’ linguaggio-pensiero. Verso il polo opposto muove, invece, la pragmatica (specialmente quella cognitiva) che, nel solco delle fratture interne ai paradigmi dominanti, definisce la comunicazione come gioco di inferenze, preconizzando una semantica deflazionata che sembra dissolversi e risolversi nella pragmatica. L’autrice si muove tra questi approcci partendo dall’ipotesi che determinatezza e indeterminatezza siano entrambe proprietà del significato e che l’indeterminatezza – come afferma De Mauro – coincide non tanto con l’impossibilità di attribuire un senso alla parola o al testo quanto con la possibilità di attribuirgliene molteplici.
Teorie semantiche. Dal segno al testo / Diodato, Filomena. - STAMPA. - (2013), pp. 1-192.
Teorie semantiche. Dal segno al testo
Filomena Diodato
2013
Abstract
Muovendo dall'introduzione alle principali tradizioni semantiche del Novecento e del primo Duemila, il volume sviluppa una riflessione sull'oggetto della semantica, disciplina dallo statuto incerto, il cui spazio si snoda entro approcci che affidano sempre più la determinazione del significato a fattori esterni al linguaggio. Il fil rouge è l’oscillazione delle prospettive semantiche tra i poli della determinatezza e dell’indeterminatezza. Verso il primo convergono gli approcci fondativi, che definiscono il significato nell’alveo della logica o della linguistica, conducendo a una visione asettica della dimensione semantica sì da permetterne il trattamento scientifico, e soprattutto il modello del codice sotteso agli approcci cognitivi che intende la comunicazione come processo di codifica/decodifica coincidente con il meccanismo di ‘traduzione’ linguaggio-pensiero. Verso il polo opposto muove, invece, la pragmatica (specialmente quella cognitiva) che, nel solco delle fratture interne ai paradigmi dominanti, definisce la comunicazione come gioco di inferenze, preconizzando una semantica deflazionata che sembra dissolversi e risolversi nella pragmatica. L’autrice si muove tra questi approcci partendo dall’ipotesi che determinatezza e indeterminatezza siano entrambe proprietà del significato e che l’indeterminatezza – come afferma De Mauro – coincide non tanto con l’impossibilità di attribuire un senso alla parola o al testo quanto con la possibilità di attribuirgliene molteplici.File | Dimensione | Formato | |
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