Complex and elegant, the scenic machinery introduced by Pirandello represents - in the form of narration – wits and places of his creation, though in its contrasting drama. It alternates spaces and characters, figures and voices, importing in his poetic composition Piero della Francesca’s pictorial structures. The result of historical changes and XX century transition, in his narrations taken from real life, Pirandello puts together events, situations and characters, organizing them in sequential order with the same pictorial sense of composition: backgrounds, lights and figures. He describes sceneries and characters as they are within the space he gives them, always ready to become a “place”, and exactly as Piero places and disposes – without any dramatic action, as Bernard Berenson wrote, – the characters of his Flagellation. Pirandello handles space and time in the narration without giving them quantitative determinations in terms of extensive narration, but allowing the flow of events and characters, spaces and sceneries, within a probably limited time context. Past, present and future in the space of Pirandello’s time blend together releasing a unicum able to satisfy “the present” as much as it is necessary to reassure the scene. Like a dancer who jumps across the stage in what seems like the leap of time in Amheim’s vision, the characters he gives life to in his short stories assume the time needed for the narration, using the dilated and compressed spaces for their dialectics.

È una realtà trascendente quella che ispira la poetica pirandelliana, una realtà concepita come ulteriore, successiva a quella visibile, contrapposta e ingannevole, mutevole e plasmata - come la definirebbe Bauman – all’individuo che la sostiene. Strutture, paesaggi, personaggi, voci: gli apparati scenici della scrittura pirandelliana stigmatizzano le certezze della consuetudine inventando reticoli di luoghi estranei ed improvvisi. Pirandello traccia e disegna orizzontalità nella stesura dei rami degli alberi che formano un portico verde a sostegno di lunghissime mura e di una luna che all’improvviso compare parlando a un uomo la cui verticalità sembra prevalere sul tempo che permane sulla scena. La realtà narrata è sempre in attesa della realtà cercata, della verità al di là delle convenzioni e delle apparenze, ma prossima a quella realtà consueta fatta di case e strade, cielo e aria, luce e colore. Uno spazio vissuto nell’accezione moderna del significato, laddove il potere esercitato dall’uomo sullo spazio è pari alla sua incapacità di viverlo. Complessa ed elegante, la macchina scenica introdotta da Pirandello rappresenta – sotto forma narrativa – acuità e luoghi della sua creazione, seppur nella sua contrastante drammaticità. Alterna spazi e personaggi, figure e voci, importando le geometrie pittoriche di Piero della Francesca nella sua composizione poetica3. Frutto di mutamenti storici e del trapasso novecentesco, Pirandello raccoglie nelle sue realtà narrate fatti, situazioni e personaggi disponendoli in ordine sequenziale con la stessa procedura compositiva pittorica: sfondi, luci e figure. De-scrive paesaggi e personaggi nel loro stare all’interno dello spazio che egli crea, sempre pronto a diventare “luogo”, ed esattamente come Piero pone e dispone – senza alcuna azione drammatica, come scrisse Bernard Berenson - i personaggi della sua Flagellazione.

Lo spazio fisico e lo spazio mentale nelle novelle di Luigi Pirandello / Marrocco, Rosario. - STAMPA. - 1(2010), pp. 45-70.

Lo spazio fisico e lo spazio mentale nelle novelle di Luigi Pirandello

Rosario Marrocco
2010

Abstract

Complex and elegant, the scenic machinery introduced by Pirandello represents - in the form of narration – wits and places of his creation, though in its contrasting drama. It alternates spaces and characters, figures and voices, importing in his poetic composition Piero della Francesca’s pictorial structures. The result of historical changes and XX century transition, in his narrations taken from real life, Pirandello puts together events, situations and characters, organizing them in sequential order with the same pictorial sense of composition: backgrounds, lights and figures. He describes sceneries and characters as they are within the space he gives them, always ready to become a “place”, and exactly as Piero places and disposes – without any dramatic action, as Bernard Berenson wrote, – the characters of his Flagellation. Pirandello handles space and time in the narration without giving them quantitative determinations in terms of extensive narration, but allowing the flow of events and characters, spaces and sceneries, within a probably limited time context. Past, present and future in the space of Pirandello’s time blend together releasing a unicum able to satisfy “the present” as much as it is necessary to reassure the scene. Like a dancer who jumps across the stage in what seems like the leap of time in Amheim’s vision, the characters he gives life to in his short stories assume the time needed for the narration, using the dilated and compressed spaces for their dialectics.
2010
Paesaggi mentali in Pirandello
9788895936710
È una realtà trascendente quella che ispira la poetica pirandelliana, una realtà concepita come ulteriore, successiva a quella visibile, contrapposta e ingannevole, mutevole e plasmata - come la definirebbe Bauman – all’individuo che la sostiene. Strutture, paesaggi, personaggi, voci: gli apparati scenici della scrittura pirandelliana stigmatizzano le certezze della consuetudine inventando reticoli di luoghi estranei ed improvvisi. Pirandello traccia e disegna orizzontalità nella stesura dei rami degli alberi che formano un portico verde a sostegno di lunghissime mura e di una luna che all’improvviso compare parlando a un uomo la cui verticalità sembra prevalere sul tempo che permane sulla scena. La realtà narrata è sempre in attesa della realtà cercata, della verità al di là delle convenzioni e delle apparenze, ma prossima a quella realtà consueta fatta di case e strade, cielo e aria, luce e colore. Uno spazio vissuto nell’accezione moderna del significato, laddove il potere esercitato dall’uomo sullo spazio è pari alla sua incapacità di viverlo. Complessa ed elegante, la macchina scenica introdotta da Pirandello rappresenta – sotto forma narrativa – acuità e luoghi della sua creazione, seppur nella sua contrastante drammaticità. Alterna spazi e personaggi, figure e voci, importando le geometrie pittoriche di Piero della Francesca nella sua composizione poetica3. Frutto di mutamenti storici e del trapasso novecentesco, Pirandello raccoglie nelle sue realtà narrate fatti, situazioni e personaggi disponendoli in ordine sequenziale con la stessa procedura compositiva pittorica: sfondi, luci e figure. De-scrive paesaggi e personaggi nel loro stare all’interno dello spazio che egli crea, sempre pronto a diventare “luogo”, ed esattamente come Piero pone e dispone – senza alcuna azione drammatica, come scrisse Bernard Berenson - i personaggi della sua Flagellazione.
Spazio mentale, Rappresentazione dello spazio mentale, Luigi Pirandello
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Lo spazio fisico e lo spazio mentale nelle novelle di Luigi Pirandello / Marrocco, Rosario. - STAMPA. - 1(2010), pp. 45-70.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1100939
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