Con il termine chiaroscuro si è soliti indicare la rappresentazione gra-fica del rapporto esistente tra luci ed ombre, così da conferire tridimensio-nalità all’oggetto rappresentato. La presenza delle ombre è un fenomeno naturale strettamente collegato alla presenza della luce: senza luce non sarebbe possibile la visione, ma non appena i raggi provenienti da una sorgente luminosa sono intercettati da un qualunque oggetto, si forma, dal lato opposto alla sorgente luminosa, una zona d’ombra. La percezione di tale differenza di luminosità, deputata ai bastoncelli presenti nell’occhio – mentre ai coni è riservato il compito di percepire le differenze cromatiche – integra la visione binoculare, garantendo una migliore percezione della tridimensionalità degli oggetti e della loro distanza rispetto all’osservatore. In una rappresentazione a mano libera, caratterizzata soprattutto per la sua immediatezza e spontaneità, ma tesa comunque a fornire tutte le informazioni necessarie per la comprensione dell’oggetto rappresentato, diviene quindi fondamentale un corretto uso del chiaroscuro così da definire un’immagine quanto più simile alla realtà, sia nel caso in cui questa venga riprodotta dal vero, sia quando si tratti di una rappresentazione di un’idea progettuale.
Il chiaroscuro / Bagordo, GIOVANNI MARIA. - STAMPA. - (2013), pp. 65-74.
Il chiaroscuro
Giovanni Maria Bagordo
2013
Abstract
Con il termine chiaroscuro si è soliti indicare la rappresentazione gra-fica del rapporto esistente tra luci ed ombre, così da conferire tridimensio-nalità all’oggetto rappresentato. La presenza delle ombre è un fenomeno naturale strettamente collegato alla presenza della luce: senza luce non sarebbe possibile la visione, ma non appena i raggi provenienti da una sorgente luminosa sono intercettati da un qualunque oggetto, si forma, dal lato opposto alla sorgente luminosa, una zona d’ombra. La percezione di tale differenza di luminosità, deputata ai bastoncelli presenti nell’occhio – mentre ai coni è riservato il compito di percepire le differenze cromatiche – integra la visione binoculare, garantendo una migliore percezione della tridimensionalità degli oggetti e della loro distanza rispetto all’osservatore. In una rappresentazione a mano libera, caratterizzata soprattutto per la sua immediatezza e spontaneità, ma tesa comunque a fornire tutte le informazioni necessarie per la comprensione dell’oggetto rappresentato, diviene quindi fondamentale un corretto uso del chiaroscuro così da definire un’immagine quanto più simile alla realtà, sia nel caso in cui questa venga riprodotta dal vero, sia quando si tratti di una rappresentazione di un’idea progettuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.