The cities of the Southern Caucasus and Central Asia constitute a field of study almost completely unexplored for architects. In this text we want to investigate the socio-economic, architectural and urban changes that have occurred in the last twenty years in the territories belonging to some former Soviet republics ". Countries that have in common the fact that they have been under Soviet control for decades, which deeply marked its appearance and, after obtaining independence (1991), having gone through a profound crisis and bad economic circumstances that have caused a widespread phenomenon of emigration mostly in Russia. The richest nations, Azerbaijan and Kazakhstan, have emerged from the crisis thanks to the enormous quantities of raw materials, quickly entering a global-economic circuit; the others, Georgia and Armenia, lacking in energy resources but rich in natural beauties and history, trying to favor and develop a tourism industry on a global scale. In both cases the countries studied are facing globalization and paying a price. Today their capitals boast a modernity signaled by belonging to international business networks and underline this belonging by adapting their image.

Le città del Caucaso meridionale e dell’Asia Centrale costituiscono un terreno di studio quasi del tutto inesplorato per gli architetti. In questo testo si vogliono investigare i cambiamenti socio-economici, architettonici e urbani che sono avvenuti negli ultimi venti anni nei territori che appartengono ad alcune Repubbliche ex sovietiche”. Paesi che hanno in comune l’essere stati per decenni sotto il controllo sovietico, che ne ha marcato profondamente l’aspetto e, dopo l’ottenimento dell’indipendenza (1991), l’aver attraversato una crisi profonda e cattive congiunture economiche che hanno provocato un diffuso fenomeno di emigrazione perlopiù in Russia. Le nazioni più ricche, l’Azerbaijan e il Kazakistan, sono uscite dalla crisi grazie alle enormi quantità di materie prime, inserendosi rapidamente in un circuito economico globale; le altre, la Georgia e l’Armenia, prive di risorse energetiche ma ricche di bellezze naturali e di storia, cercando di favorire e sviluppare un’industria turistica a scala globale. In entrambi i casi le nazioni oggetto di studio stanno facendo i conti con la globalizzazione e pagano un prezzo. Oggi le loro capitali vantano una modernità segnalata dall'appartenenza a reti internazionali d’affari e sottolineano tale appartenenza adattando la loro immagine.

Imperi-Stati-Nazioni e il pensiero dello spazio. La rinascita e la perdita: multiculturalismo e trasformazioni architettoniche-urbane nel Caucaso meridionale e nel bacino del Caspio / Spita, Leone. - STAMPA. - (2018), pp. 23-108. - DIAP PRINT.

Imperi-Stati-Nazioni e il pensiero dello spazio. La rinascita e la perdita: multiculturalismo e trasformazioni architettoniche-urbane nel Caucaso meridionale e nel bacino del Caspio

Leone Spita
2018

Abstract

The cities of the Southern Caucasus and Central Asia constitute a field of study almost completely unexplored for architects. In this text we want to investigate the socio-economic, architectural and urban changes that have occurred in the last twenty years in the territories belonging to some former Soviet republics ". Countries that have in common the fact that they have been under Soviet control for decades, which deeply marked its appearance and, after obtaining independence (1991), having gone through a profound crisis and bad economic circumstances that have caused a widespread phenomenon of emigration mostly in Russia. The richest nations, Azerbaijan and Kazakhstan, have emerged from the crisis thanks to the enormous quantities of raw materials, quickly entering a global-economic circuit; the others, Georgia and Armenia, lacking in energy resources but rich in natural beauties and history, trying to favor and develop a tourism industry on a global scale. In both cases the countries studied are facing globalization and paying a price. Today their capitals boast a modernity signaled by belonging to international business networks and underline this belonging by adapting their image.
2018
Architettura tra due mari. Radici e trasformazioni architettoniche e urbane tra Russia, Caucaso e Asia centrale
978-88-229-0146-0
Le città del Caucaso meridionale e dell’Asia Centrale costituiscono un terreno di studio quasi del tutto inesplorato per gli architetti. In questo testo si vogliono investigare i cambiamenti socio-economici, architettonici e urbani che sono avvenuti negli ultimi venti anni nei territori che appartengono ad alcune Repubbliche ex sovietiche”. Paesi che hanno in comune l’essere stati per decenni sotto il controllo sovietico, che ne ha marcato profondamente l’aspetto e, dopo l’ottenimento dell’indipendenza (1991), l’aver attraversato una crisi profonda e cattive congiunture economiche che hanno provocato un diffuso fenomeno di emigrazione perlopiù in Russia. Le nazioni più ricche, l’Azerbaijan e il Kazakistan, sono uscite dalla crisi grazie alle enormi quantità di materie prime, inserendosi rapidamente in un circuito economico globale; le altre, la Georgia e l’Armenia, prive di risorse energetiche ma ricche di bellezze naturali e di storia, cercando di favorire e sviluppare un’industria turistica a scala globale. In entrambi i casi le nazioni oggetto di studio stanno facendo i conti con la globalizzazione e pagano un prezzo. Oggi le loro capitali vantano una modernità segnalata dall'appartenenza a reti internazionali d’affari e sottolineano tale appartenenza adattando la loro immagine.
architettura; urbanistica; geopolitica; economia; storia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Imperi-Stati-Nazioni e il pensiero dello spazio. La rinascita e la perdita: multiculturalismo e trasformazioni architettoniche-urbane nel Caucaso meridionale e nel bacino del Caspio / Spita, Leone. - STAMPA. - (2018), pp. 23-108. - DIAP PRINT.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1098908
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