Per enucleare un minimo comun denominatore tra le professionalità esplorate in questo volume, possiamo individuare al-cuni fili conduttori, che guidano e governano la loro ragion d’essere e il loro agire. - Sono professioni di garanzia per il rispetto, il mantenimen-to e la consapevolezza di alcuni diritti fondamentali (tra questi il diritto all’istruzione, all’assistenza sociale, al lavo-ro, all’informazione; alla libera espressione del pensiero); - Aiutano alla gestione delle crisi: familiari, lavorative, eco-nomiche, personali (essendo, nella maggior parte lavoratori precari); - Sono tutte professioni che necessitano di un alto livello di umanità, affiancata da una rilevante creatività intesa come capacità adattativa, di problem solving, di riconoscimento del potenziale divenire e dell’impatto sulla qualità della vita nello spazio pubblico. A loro viene richiesto, dunque, di es-sere in grado di intercettare e diventare in qualche modo driver e mediatori, aiutando ad attutire l’impatto della velo-cità del cambiamento; - Infine, la dimensione fondante del loro operato e della loro soggettività è quella etica e di coltivazione e promozione del legame sociale. Trasversale a tutto questo, si pone la dimensione tecnologica declinata attualmente in chiave di competenze digitali, sollecitate da tutti i settori presi in considerazione: nei percorsi educa-tivi, in vista di una sinergia tra la formazione tradizionale e la Media Literacy, per gli (euro)progettisti in quanto rilevanti in termini di accesso, di gestione dei processi e di disseminazione, ma anche in quanto contenuto della stessa progettazione; per i professionisti della comunicazione e del digitale, in quanto ma-teria prima e spazio dell’agire professionale. Le istanze del futuro, dunque, vedono un mix in cui skill di natura tecnologica (che si traducono persino in competenze avanzate come quelle in termini di utilizzo di Cloud Computing, gestione e utilizzo dei Big Data, creazione e utilizzo di nuove app, competenze di cyber security) si complementano a soft skill, quali pensiero critico, creativita  e intelligenza emotiva, capacita  di leadership e di gestione del cambiamento8. E ancora, la necessità di gestione delle esperienze, dei valori, delle credenze e delle opinioni che danno solidità allo spazio pubblico nella continua oscillazione tra online e offline, accreditando ulteriori specificità del lavoro di mediazione pubblica, a tutti i suoi livelli.

Conclusioni. Verso una sociologia del lavoro possibile. I professionisti dello spazio pubblico tra creatività, crisis management e competenze digitali / Gavrila, M.. - STAMPA. - 1(2018), pp. 187-193.

Conclusioni. Verso una sociologia del lavoro possibile. I professionisti dello spazio pubblico tra creatività, crisis management e competenze digitali

M. GAVRILA
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018

Abstract

Per enucleare un minimo comun denominatore tra le professionalità esplorate in questo volume, possiamo individuare al-cuni fili conduttori, che guidano e governano la loro ragion d’essere e il loro agire. - Sono professioni di garanzia per il rispetto, il mantenimen-to e la consapevolezza di alcuni diritti fondamentali (tra questi il diritto all’istruzione, all’assistenza sociale, al lavo-ro, all’informazione; alla libera espressione del pensiero); - Aiutano alla gestione delle crisi: familiari, lavorative, eco-nomiche, personali (essendo, nella maggior parte lavoratori precari); - Sono tutte professioni che necessitano di un alto livello di umanità, affiancata da una rilevante creatività intesa come capacità adattativa, di problem solving, di riconoscimento del potenziale divenire e dell’impatto sulla qualità della vita nello spazio pubblico. A loro viene richiesto, dunque, di es-sere in grado di intercettare e diventare in qualche modo driver e mediatori, aiutando ad attutire l’impatto della velo-cità del cambiamento; - Infine, la dimensione fondante del loro operato e della loro soggettività è quella etica e di coltivazione e promozione del legame sociale. Trasversale a tutto questo, si pone la dimensione tecnologica declinata attualmente in chiave di competenze digitali, sollecitate da tutti i settori presi in considerazione: nei percorsi educa-tivi, in vista di una sinergia tra la formazione tradizionale e la Media Literacy, per gli (euro)progettisti in quanto rilevanti in termini di accesso, di gestione dei processi e di disseminazione, ma anche in quanto contenuto della stessa progettazione; per i professionisti della comunicazione e del digitale, in quanto ma-teria prima e spazio dell’agire professionale. Le istanze del futuro, dunque, vedono un mix in cui skill di natura tecnologica (che si traducono persino in competenze avanzate come quelle in termini di utilizzo di Cloud Computing, gestione e utilizzo dei Big Data, creazione e utilizzo di nuove app, competenze di cyber security) si complementano a soft skill, quali pensiero critico, creativita  e intelligenza emotiva, capacita  di leadership e di gestione del cambiamento8. E ancora, la necessità di gestione delle esperienze, dei valori, delle credenze e delle opinioni che danno solidità allo spazio pubblico nella continua oscillazione tra online e offline, accreditando ulteriori specificità del lavoro di mediazione pubblica, a tutti i suoi livelli.
2018
Il futuro dello spazio pubblico. Nuove professioni per nuove esigenze sociali
978-88-916-2324-9
Spazio pubblico; futuro; sociologia del possibile; previsione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Conclusioni. Verso una sociologia del lavoro possibile. I professionisti dello spazio pubblico tra creatività, crisis management e competenze digitali / Gavrila, M.. - STAMPA. - 1(2018), pp. 187-193.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Gavrila_sociologia-lavoro-possibile_2018.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 2.31 MB
Formato Adobe PDF
2.31 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1097244
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact