Quali sono le informazioni che abbiamo a disposizione per delineare le professioni della comunicazione del futuro? Sulla capacità di immaginare il futuro, anche quello del lavoro, molti studiosi, tra i quali Luhman, hanno riflettuto. Riprendendo il suo pensiero, in questa sede ci interessano “presenti futuri” il futuro vero e proprio, quello che ci sarà domani, e che passa per quello che Jedlowski identifica nel “futuro presente”, il futuro che oggi, ora, noi ci rappresentiamo. E in un’epoca delle “passioni tristi” 252 e di privazione di progettualità a lungo termine a favore di un “futuro breve” per le nuove generazioni,l’obiettivo è quello di provare ad andare anche oltre le questioni del precariato intellettuale, ampiamente affrontate nei volumi di output di questo PRIN, per provare a immaginare alcuni dei futuri possibili in cui si possa annidare la speranza, il benessere, la coerenza come segno distintivo dei professionisti dello spazio pubblico del futuro. Una visione quasi mertoniana quella che ci piace adottare, nella consapevolezza che le nostre azioni possano condizionare gli orizzonti di attesa che coltiviamo e che queste profezie positive si possano auto adempiere. Per fare questo, una parte del gruppo di ricerca PRIN della Sapienza coinvolto nel progetto che si conclude con questo volume ha scelto di concentrarsi sui principali cambiamenti nelle professioni della comunicazione e dell’audiovisivo multipiattaforma, analizzando gli scenari socio-culturali, economici e tecnologici alla base dei cambiamenti e le relative conseguenze sulle professioni e sui professionisti. Un focus particolare è stato fatto sul mercato UK, interessante per capire la distribuzione dei professionisti impiegati nelle industrie audiovisive e la tendenziale stabilità/instabilità lavorativa, in base alle esigenze future dei mercati dell’audiovisivo.
Dentro il laboratorio Media. I nuovi professionisti dell'audiovisivo tra scenari sociali, cambiamenti organizzativi e innovazione digitale / Gavrila, M.. - STAMPA. - 1(2018), pp. 113-140.
Dentro il laboratorio Media. I nuovi professionisti dell'audiovisivo tra scenari sociali, cambiamenti organizzativi e innovazione digitale
M. GAVRILA
2018
Abstract
Quali sono le informazioni che abbiamo a disposizione per delineare le professioni della comunicazione del futuro? Sulla capacità di immaginare il futuro, anche quello del lavoro, molti studiosi, tra i quali Luhman, hanno riflettuto. Riprendendo il suo pensiero, in questa sede ci interessano “presenti futuri” il futuro vero e proprio, quello che ci sarà domani, e che passa per quello che Jedlowski identifica nel “futuro presente”, il futuro che oggi, ora, noi ci rappresentiamo. E in un’epoca delle “passioni tristi” 252 e di privazione di progettualità a lungo termine a favore di un “futuro breve” per le nuove generazioni,l’obiettivo è quello di provare ad andare anche oltre le questioni del precariato intellettuale, ampiamente affrontate nei volumi di output di questo PRIN, per provare a immaginare alcuni dei futuri possibili in cui si possa annidare la speranza, il benessere, la coerenza come segno distintivo dei professionisti dello spazio pubblico del futuro. Una visione quasi mertoniana quella che ci piace adottare, nella consapevolezza che le nostre azioni possano condizionare gli orizzonti di attesa che coltiviamo e che queste profezie positive si possano auto adempiere. Per fare questo, una parte del gruppo di ricerca PRIN della Sapienza coinvolto nel progetto che si conclude con questo volume ha scelto di concentrarsi sui principali cambiamenti nelle professioni della comunicazione e dell’audiovisivo multipiattaforma, analizzando gli scenari socio-culturali, economici e tecnologici alla base dei cambiamenti e le relative conseguenze sulle professioni e sui professionisti. Un focus particolare è stato fatto sul mercato UK, interessante per capire la distribuzione dei professionisti impiegati nelle industrie audiovisive e la tendenziale stabilità/instabilità lavorativa, in base alle esigenze future dei mercati dell’audiovisivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.