I significativi mutamenti che hanno caratterizzato negli ultimi decenni le organizzazioni sociali e lavorative hanno determinato una crescente richiesta di professionisti dotati di grande flessibilità cognitiva, in grado di riallineare continuamente le proprie competenze e di aggiornare le proprie conoscenze. In tale contesto si rende urgente una riflessione sull’opportunità di formare professionisti dotati non più solo di competenze tecnico-professionali, legate al know how della specifica professione, ma di competenze soprattutto trasversali, legate a forme di conoscenza più situazionali e relazionali. Il professionista costruisce il suo bagaglio professionale on the job, giorno per giorno, attraverso successi ed errori, imparando l’universo del “come”. Questo processo di modellizzazione del ruolo inizia già nel percorso formativo accademico, nelle esperienze didattiche e di tirocinio, attraverso l’osservazione delle pratiche in uso in quel contesto formativo/lavorativo specifico e dei comportamenti dei professionisti esperti che le mettono in atto. La presente ricerca analizza il costrutto del role modeling inteso come processo che influenza profondamente la costruzione di un’identità professionale per mezzo dell’osservazione e dell’imitazione riflessiva. Sono stati coinvolti 34 studenti frequentanti i Corsi di studio triennale e magistrale di Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università Sapienza di Roma, con l’obiettivo di indagare se i futuri educatori avessero individuato, nel loro percorso formativo, modelli di ruolo funzionali e quali caratteristiche venissero attribuite ai modelli individuati. Al fine dell’indagine esplorativa sono stati condotti 5 focus group, della durata di tre ore ciascuno, condotti da due esperti. Le tematiche indagate hanno riguardato, l’individuazione e la descrizione del “buon educatore”, così come della presenza di “figure di riferimento” durante il percorso formativo, in grado di stimolare un pensiero riflessivo sull’identità professionale in costruzione, attivando processi di identificazione con il modello di riferimento individuato. L’analisi dei focus ha evidenziato, in linea con la letteratura, che i modelli di ruolo svolgono un’importante funzione di supporto e di facilitazione sia dei processi di apprendimento legati alla riflessione sulle pratiche concrete dell’agire professionale, sia della rilettura dei processi inconsapevoli di costruzione della propria identità professionale. Il modello di ruolo sembrerebbe rappresentare la sintesi in cui teoria e pratica si fondono, diventanto esempio in cui si riconosce l’essenza di un’identità professionale. Se il professionista esperto può essere identificato come modello di ruolo dagli studenti in formazione, diviene, dunque, indispensabile ragionare, in modo più approfondito sulla funzione che i role models hanno e, sulla necessità di implementare la strategia formativa del modelling, utilizzando intenzionalmente quegli aspetti riconosciuti come esplicativi di una identità professionale.
The role model within professional training. the complexity and flexibility of education professions / Szpunar, G.; Barbieri, B.. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 223-235. - STUDIES ON ADULT LEARNING AND EDUCATION.
The role model within professional training. the complexity and flexibility of education professions
G. Szpunar
;B. Barbieri
2018
Abstract
I significativi mutamenti che hanno caratterizzato negli ultimi decenni le organizzazioni sociali e lavorative hanno determinato una crescente richiesta di professionisti dotati di grande flessibilità cognitiva, in grado di riallineare continuamente le proprie competenze e di aggiornare le proprie conoscenze. In tale contesto si rende urgente una riflessione sull’opportunità di formare professionisti dotati non più solo di competenze tecnico-professionali, legate al know how della specifica professione, ma di competenze soprattutto trasversali, legate a forme di conoscenza più situazionali e relazionali. Il professionista costruisce il suo bagaglio professionale on the job, giorno per giorno, attraverso successi ed errori, imparando l’universo del “come”. Questo processo di modellizzazione del ruolo inizia già nel percorso formativo accademico, nelle esperienze didattiche e di tirocinio, attraverso l’osservazione delle pratiche in uso in quel contesto formativo/lavorativo specifico e dei comportamenti dei professionisti esperti che le mettono in atto. La presente ricerca analizza il costrutto del role modeling inteso come processo che influenza profondamente la costruzione di un’identità professionale per mezzo dell’osservazione e dell’imitazione riflessiva. Sono stati coinvolti 34 studenti frequentanti i Corsi di studio triennale e magistrale di Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università Sapienza di Roma, con l’obiettivo di indagare se i futuri educatori avessero individuato, nel loro percorso formativo, modelli di ruolo funzionali e quali caratteristiche venissero attribuite ai modelli individuati. Al fine dell’indagine esplorativa sono stati condotti 5 focus group, della durata di tre ore ciascuno, condotti da due esperti. Le tematiche indagate hanno riguardato, l’individuazione e la descrizione del “buon educatore”, così come della presenza di “figure di riferimento” durante il percorso formativo, in grado di stimolare un pensiero riflessivo sull’identità professionale in costruzione, attivando processi di identificazione con il modello di riferimento individuato. L’analisi dei focus ha evidenziato, in linea con la letteratura, che i modelli di ruolo svolgono un’importante funzione di supporto e di facilitazione sia dei processi di apprendimento legati alla riflessione sulle pratiche concrete dell’agire professionale, sia della rilettura dei processi inconsapevoli di costruzione della propria identità professionale. Il modello di ruolo sembrerebbe rappresentare la sintesi in cui teoria e pratica si fondono, diventanto esempio in cui si riconosce l’essenza di un’identità professionale. Se il professionista esperto può essere identificato come modello di ruolo dagli studenti in formazione, diviene, dunque, indispensabile ragionare, in modo più approfondito sulla funzione che i role models hanno e, sulla necessità di implementare la strategia formativa del modelling, utilizzando intenzionalmente quegli aspetti riconosciuti come esplicativi di una identità professionale.File | Dimensione | Formato | |
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