Il primo numero de «Il Repubblicano» uscì a Bologna il 14 ottobre 1796, in contemporanea con l’avvio dei lavori del primo Congresso Cispadano e nel mezzo del processo costituente della Repubblica bolognese. In ordine temporale, «Il Repubblicano» fu il terzo giornale dopo la «Gazzetta di Bologna» e «Il Monitore bolognese» a fare la sua comparsa in città dall’arrivo, nel giugno precedente, dell’esercito rivoluzionario francese al comando del generale Napoleone Bonaparte. A differenza degli altri due periodici, che accompagnarono per lungo tratto le vicende politiche cittadine, «Il Repubblicano» visse solamente la fase di maggior fermento della Municipalità bolognese; una fase straordinaria perché scaturita dalla sovrapposizione del potere costituente bolognese con quello della Repubblica Cispadana. Nuovi documenti d’archivio dimostrano che ad animare l’iniziativa editoriale fu Francesco Tognetti, che proprio con il giornale iniziava una brillante carriera nei ranghi dell’amministrazione repubblicana continuata anche durante l’Impero napoleonico. Tognetti, nonostante non approvasse la pratica politica radicale dei giacobini bolognesi, ne condivise gli obiettivi di fondo e su quelli impostò la propaganda del giornale. A caratterizzare «Il Repubblicano» furono non solo preoccupazioni legate alla dialettica politica cittadina, ma più ampie proposte di riforma nate dall’accoglimento delle istanze più avanzate generate dalla nuova sensibilità democratica: una più sensibile applicazione del principio d’eguaglianza, la promozione dell’istruzione pubblica e la valorizzazione della partecipazione femminile alla vita cittadina. Rileggere oggi «Il Repubblicano» può quindi contribuire a illuminare maggiormente l’intera stagione del Triennio giacobino in Italia.
Il Repubblicano (1796) / Guerra, Alessandro. - STAMPA. - (2008), pp. 1-120.
Il Repubblicano (1796)
Alessandro Guerra
2008
Abstract
Il primo numero de «Il Repubblicano» uscì a Bologna il 14 ottobre 1796, in contemporanea con l’avvio dei lavori del primo Congresso Cispadano e nel mezzo del processo costituente della Repubblica bolognese. In ordine temporale, «Il Repubblicano» fu il terzo giornale dopo la «Gazzetta di Bologna» e «Il Monitore bolognese» a fare la sua comparsa in città dall’arrivo, nel giugno precedente, dell’esercito rivoluzionario francese al comando del generale Napoleone Bonaparte. A differenza degli altri due periodici, che accompagnarono per lungo tratto le vicende politiche cittadine, «Il Repubblicano» visse solamente la fase di maggior fermento della Municipalità bolognese; una fase straordinaria perché scaturita dalla sovrapposizione del potere costituente bolognese con quello della Repubblica Cispadana. Nuovi documenti d’archivio dimostrano che ad animare l’iniziativa editoriale fu Francesco Tognetti, che proprio con il giornale iniziava una brillante carriera nei ranghi dell’amministrazione repubblicana continuata anche durante l’Impero napoleonico. Tognetti, nonostante non approvasse la pratica politica radicale dei giacobini bolognesi, ne condivise gli obiettivi di fondo e su quelli impostò la propaganda del giornale. A caratterizzare «Il Repubblicano» furono non solo preoccupazioni legate alla dialettica politica cittadina, ma più ampie proposte di riforma nate dall’accoglimento delle istanze più avanzate generate dalla nuova sensibilità democratica: una più sensibile applicazione del principio d’eguaglianza, la promozione dell’istruzione pubblica e la valorizzazione della partecipazione femminile alla vita cittadina. Rileggere oggi «Il Repubblicano» può quindi contribuire a illuminare maggiormente l’intera stagione del Triennio giacobino in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.