«Mercatores Romanam curiam sequentes» e finanziamento della tarda Crociata nel Regno d’Ungheria fra Quattro e Cinquecento

Tra Quattro e Cinquecento il Papato e la Corona – nel caso specifico, quella d’Ungheria – ebbero certamente obiettivi politici ed economici differenti, e in tal senso il loro modo di intendere la conduzione della Crociata fu nettamente divergente. Su questo sfondo, non di rado segnato da forti e profondi contrasti tra regnum ed ecclesia, abilmente si muovevano i mercatores Romanam curiam sequentes, un terzo attore dotato di un proprio e altrettanto specifico punto di vista politico ed economico. Per essi la Crociata contro gli Ottomani, «s’intende dal punto di vista economico, […] si prestava a diventare un mito, buono ad essere richiamato tutte le volte che poteva far comodo» , rappresentando una tra le molte occasioni di investimento e di profitto da cogliere nell'ambito della «repubblica internazionale del denaro e del credito».