Il libro propone una ricerca sulle permanenze della retorica antica, codificata da grandi oratori e retori del mondo antico come Cicerone e Quintiliano, nel linguaggio pittorico e musicale tra i secoli XVI e XVII. In particolare, l’Institutio Oratoria di Quintiliano entra a far parte della cultura rinascimentale divenendo una sorta di canone anche per gli autori dei più importanti trattati d’arte, da Leon Battista Alberti a Leonardo. Il pittore, come l’oratore, deve saper infatti coinvolgere il proprio pubblico stimolando emozioni, partecipazione e commozione, secondo l’antico adagio docere, delectare, movere. Comunicando silenziosamente gli ‘ affetti’, la dinamica espressa da pittori e scultori, punta al coinvolgimento empatico attraverso l’applicazione di una normativa codificata dal linguaggio verbale. Ciò avviene anche nell’ambito musicale, ove dall’età rinascimentale a tutto il barocco, il musico è equiparato all’oratore. Musica e pittura si coniugano nelle ideazioni di un attraente quanto singolare artista lucchese: Pietro Paolini. Questi raccoglie dall’esperienza romana all’ombra di Caravaggio, ideatore di celebri dipinti di soggetto musicale, le novità di quella straordinaria vicenda, dando vita a originali dipinti che ritraggono villani e aristocratici. Nella pittura intrigante di questo particolarissimo ‘caravaggesco’ si riflettono interessi musicali, frequentazioni poetiche e accademiche facendo luce sulle consuetudini di un tempo antico.
Quando la pittura parla. Retoriche gestuali e sonore nell ‘arte / Macioce, Stefania. - STAMPA. - (2018), pp. 1-143.
Quando la pittura parla. Retoriche gestuali e sonore nell ‘arte
Macioce stefania
2018
Abstract
Il libro propone una ricerca sulle permanenze della retorica antica, codificata da grandi oratori e retori del mondo antico come Cicerone e Quintiliano, nel linguaggio pittorico e musicale tra i secoli XVI e XVII. In particolare, l’Institutio Oratoria di Quintiliano entra a far parte della cultura rinascimentale divenendo una sorta di canone anche per gli autori dei più importanti trattati d’arte, da Leon Battista Alberti a Leonardo. Il pittore, come l’oratore, deve saper infatti coinvolgere il proprio pubblico stimolando emozioni, partecipazione e commozione, secondo l’antico adagio docere, delectare, movere. Comunicando silenziosamente gli ‘ affetti’, la dinamica espressa da pittori e scultori, punta al coinvolgimento empatico attraverso l’applicazione di una normativa codificata dal linguaggio verbale. Ciò avviene anche nell’ambito musicale, ove dall’età rinascimentale a tutto il barocco, il musico è equiparato all’oratore. Musica e pittura si coniugano nelle ideazioni di un attraente quanto singolare artista lucchese: Pietro Paolini. Questi raccoglie dall’esperienza romana all’ombra di Caravaggio, ideatore di celebri dipinti di soggetto musicale, le novità di quella straordinaria vicenda, dando vita a originali dipinti che ritraggono villani e aristocratici. Nella pittura intrigante di questo particolarissimo ‘caravaggesco’ si riflettono interessi musicali, frequentazioni poetiche e accademiche facendo luce sulle consuetudini di un tempo antico.File | Dimensione | Formato | |
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