The map of Matteo Greuter (1618) is the basis for an analysis of the layout of a piazza and of a group of city blocks at the foot of the Gianicolo in Trastevere. The essay is intended to demonstrate the complete correspondence between the map’s topographical data and the iconographic and documentary evidence found in an uncompleted urban project of Paul V, as shown in a drawing by Orazio Torriani (1617). The papal project of the Pauline Aqueduct is discussed as regards its consequences for the urban texture and its resultant transformation. Particular attention is paid to the relationship between the other parties involved, especially the often-conflicting interests of the public and private sectors. In 1610 the Camera Apostolica expropriated a piece of land situated on the slopes of the Gianicolo that has belonged to the Capitoline curator Giulio Cesare Pandino, declaring that it would serve both for the construction of the Mostra dell’Acqua Paola with his cisterns and subterranean conduits, and for the opening up of a public piazza. Although the Mostra was actually built later and placed higher up the hill near porta S. Pancrazio, the new piazza - with its cistern for the distribution of water to private citizens below S. Pietro in Montorio – became a fundamental crossroads in the area “sub Janiculo”. The author proceeds to reconstruct the configuration of the area around the piazza, from the construction of the house of Pandini to its transformation into the convent of S. Maria dei Sette Dolori.

La pianta di Matteo Greuter (1618) è la base per l'analisi del layout di una piazza e di un gruppo di isolati della città, ai piedi del Gianicolo a Trastevere. Il saggio ha lo scopo di dimostrare la completa corrispondenza tra i dati topografici della mappa e le testimonianze iconografiche e documentarie trovato in un progetto urbano incompiuto di Paolo V, come mostrato in un disegno di Orazio Torriani (1617). Il progetto papale dell’Acquedotto Paolo è discusso per quanto riguarda le sue conseguenze per il tessuto urbano e la sua conseguente trasformazione. Particolare attenzione è rivolta al rapporto tra le altre parti interessate, in particolare gli interessi, spesso contrastanti, dei settori pubblico e privato. Nel 1610 la Camera Apostolica espropriato un pezzo di terreno situato sulle pendici del Gianicolo, che appartiene alla conservatore capitolina Giulio Cesare Pandino, dichiarando che sarebbe servito sia per la costruzione della Mostra dell'Acqua Paola con le sue cisterne e condotti sotterranei , e per l'apertura di una piazza pubblica. Anche se la Mostra è stato effettivamente costruito dopo e posto più in alto sulla collina nei pressi di Porta S. Pancrazio, la nuova piazza - con la sua cisterna per la distribuzione di acqua ai privati ​​sotto S. Pietro in Montorio - è diventato un crocevia fondamentale della zona "sub Janiculo ". L'autore procede a ricostruire la configurazione della zona intorno alla piazza, dalla costruzione della casa di Pandini alla sua trasformazione nel convento di S. Maria dei Sette Dolori.

Un caso di studio dalla pianta di Matteo Greuter: una nuova piazza in Trastevere e la creazione dell’isolato di S. Maria dei Sette Dolori / Tabarrini, Marisa. - STAMPA. - (2012), pp. 186-197.

Un caso di studio dalla pianta di Matteo Greuter: una nuova piazza in Trastevere e la creazione dell’isolato di S. Maria dei Sette Dolori

TABARRINI Marisa
2012

Abstract

The map of Matteo Greuter (1618) is the basis for an analysis of the layout of a piazza and of a group of city blocks at the foot of the Gianicolo in Trastevere. The essay is intended to demonstrate the complete correspondence between the map’s topographical data and the iconographic and documentary evidence found in an uncompleted urban project of Paul V, as shown in a drawing by Orazio Torriani (1617). The papal project of the Pauline Aqueduct is discussed as regards its consequences for the urban texture and its resultant transformation. Particular attention is paid to the relationship between the other parties involved, especially the often-conflicting interests of the public and private sectors. In 1610 the Camera Apostolica expropriated a piece of land situated on the slopes of the Gianicolo that has belonged to the Capitoline curator Giulio Cesare Pandino, declaring that it would serve both for the construction of the Mostra dell’Acqua Paola with his cisterns and subterranean conduits, and for the opening up of a public piazza. Although the Mostra was actually built later and placed higher up the hill near porta S. Pancrazio, the new piazza - with its cistern for the distribution of water to private citizens below S. Pietro in Montorio – became a fundamental crossroads in the area “sub Janiculo”. The author proceeds to reconstruct the configuration of the area around the piazza, from the construction of the house of Pandini to its transformation into the convent of S. Maria dei Sette Dolori.
2012
Piante di Roma: dal Rinascimento ai catasti
9788875751586
La pianta di Matteo Greuter (1618) è la base per l'analisi del layout di una piazza e di un gruppo di isolati della città, ai piedi del Gianicolo a Trastevere. Il saggio ha lo scopo di dimostrare la completa corrispondenza tra i dati topografici della mappa e le testimonianze iconografiche e documentarie trovato in un progetto urbano incompiuto di Paolo V, come mostrato in un disegno di Orazio Torriani (1617). Il progetto papale dell’Acquedotto Paolo è discusso per quanto riguarda le sue conseguenze per il tessuto urbano e la sua conseguente trasformazione. Particolare attenzione è rivolta al rapporto tra le altre parti interessate, in particolare gli interessi, spesso contrastanti, dei settori pubblico e privato. Nel 1610 la Camera Apostolica espropriato un pezzo di terreno situato sulle pendici del Gianicolo, che appartiene alla conservatore capitolina Giulio Cesare Pandino, dichiarando che sarebbe servito sia per la costruzione della Mostra dell'Acqua Paola con le sue cisterne e condotti sotterranei , e per l'apertura di una piazza pubblica. Anche se la Mostra è stato effettivamente costruito dopo e posto più in alto sulla collina nei pressi di Porta S. Pancrazio, la nuova piazza - con la sua cisterna per la distribuzione di acqua ai privati ​​sotto S. Pietro in Montorio - è diventato un crocevia fondamentale della zona "sub Janiculo ". L'autore procede a ricostruire la configurazione della zona intorno alla piazza, dalla costruzione della casa di Pandini alla sua trasformazione nel convento di S. Maria dei Sette Dolori.
Matteo Greuter, Roma, veduta, Trastevere, Paolo V, urbanistica, Camera Apostolica, espropri, Mostra dell'Acqua Paola, Orazio Torriani, Santa Maria dei Sette Dolori
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Un caso di studio dalla pianta di Matteo Greuter: una nuova piazza in Trastevere e la creazione dell’isolato di S. Maria dei Sette Dolori / Tabarrini, Marisa. - STAMPA. - (2012), pp. 186-197.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1090855
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