Top down and bottom up tourism communication, experience territory marketing, (digital) storytelling, immersivity, visitor profiling, tourism docufiction, mockumentary and reality show, cine-tourism, theatralization of historic artistic sites, augmented reality, 3D, gamification social media and social network. In spite of current tool availability for supporting cultural heritage and tourism territory promotion, it is recognized in the case of Italy that enhancing and promoting its specificity is difficult and does not permit to adopt existing standard models. In Italy the big attractors are in large number, scattered throughout the territory, and with very different typologies: Rome, Venice, Florence, Naples, Sicily, Umbria, the so many UNESCO sites, Alps and Apennines, volcanoes, Sardinia sea and Romagna coastline, trekking, ski, food and drink –so various in each region-, spa, music etc. The same applies to categories like the Sacred and Profane, wellness, entertainment, food, climate, landscape from seaside to mountains, culture and its variants from art to gastronomy, sport, adventure. It is an extreme diversity, also sign of Italian weak national identity and their little confidence in state institutions. Other players and at the international level have often constructed stereotypes and storytelling about us, and determined our image, and, as a consequence, the quality and quantity of the tourist flows, impermeable each other and not well arranged on the territory in consistent routes and itineraries. Is there for Italian cultural heritage and territories the chance of creating a touristic and transmedial communication asset vertically crossing the country and ensuring coherence and efficiency from a managerial, economic and mediologic point of view? Which connections may take shape between digital environment and those strategic choices?

Comunicazione turistica top down e bottom up, marketing esperienziale del territorio, (digital) storytelling, immersività, profilazione del visitatore; docufiction, mockumentary e reality show per il turismo, cineturismo, teatralizzazione degli spazi storico–artistici, realtà aumentata, 3D, gamification, social media e social network. Mentre con l’epoca digitale gli strumenti disponibili per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione turistica dei territori si sviluppano e si moltiplicano con grande rapidità, va ammesso che valorizzare e promuovere il Belpaese è oggettivamente difficile, anche perché non è possibile per le specificità del nostro paese imitare dei modelli pre-esistenti. In Italia infatti i grandi attrattori sono moltissimi, di diversi tipi, e sparsi sul territorio: Roma, Venezia, Firenze, Napoli, la Sicilia, l’Umbria, i numerosissimi siti UNESCO, le Alpi, i Vulcani, il mare della Sardegna e la riviera romagnola, il trekking, lo sci, l’enogastronomia (differente in ogni regione), le terme, la musica, ecc. Lo stesso vale per i tópoi: il sacro, il profano, il benessere, il divertimento, il cibo, il clima, la cultura (in tutte le sue possibili declinazioni, dall’arte all’enogastronomia), il paesaggio (in tutte le sue possibili varianti, dal mare alla montagna), lo sport, l’avventura, ecc. L’estrema diversità è una ricchezza ma d’altra parte genera confusione e affollamento nel branding ed è anche segno della debole identità nazionale degli italiani e della loro scarsa fiducia nelle istituzioni statali sovraregionali. Spesso sono altri soggetti (stranieri) a costruire stereotipi e narrazioni su di noi, a determinare la nostra immagine, e dunque la quantità e qualità dei flussi turistici, impermeabili l’uno all’altro e non organizzati sul territorio in percorsi e itinerari coerenti. Esiste una possibilità di creare per il patrimonio e territorio italiani un asset comunicativo turistico–narrativo–transmediale che attraversi verticalmente il paese e che possa assicurare coerenza ed efficienza dal punto di vista gestionale, economico e mediologico? E quali relazioni si configurano tra l’ambiente digitale e queste scelte strategiche? Il saggio presenta analisi e riflessioni su questi temi.

Ritorno al Grand Tour? / Capaldi, Donatella; Ilardi, Emiliano. - STAMPA. - (2018), pp. 13-30.

Ritorno al Grand Tour?

Donatella Capaldi;Emiliano Ilardi
2018

Abstract

Top down and bottom up tourism communication, experience territory marketing, (digital) storytelling, immersivity, visitor profiling, tourism docufiction, mockumentary and reality show, cine-tourism, theatralization of historic artistic sites, augmented reality, 3D, gamification social media and social network. In spite of current tool availability for supporting cultural heritage and tourism territory promotion, it is recognized in the case of Italy that enhancing and promoting its specificity is difficult and does not permit to adopt existing standard models. In Italy the big attractors are in large number, scattered throughout the territory, and with very different typologies: Rome, Venice, Florence, Naples, Sicily, Umbria, the so many UNESCO sites, Alps and Apennines, volcanoes, Sardinia sea and Romagna coastline, trekking, ski, food and drink –so various in each region-, spa, music etc. The same applies to categories like the Sacred and Profane, wellness, entertainment, food, climate, landscape from seaside to mountains, culture and its variants from art to gastronomy, sport, adventure. It is an extreme diversity, also sign of Italian weak national identity and their little confidence in state institutions. Other players and at the international level have often constructed stereotypes and storytelling about us, and determined our image, and, as a consequence, the quality and quantity of the tourist flows, impermeable each other and not well arranged on the territory in consistent routes and itineraries. Is there for Italian cultural heritage and territories the chance of creating a touristic and transmedial communication asset vertically crossing the country and ensuring coherence and efficiency from a managerial, economic and mediologic point of view? Which connections may take shape between digital environment and those strategic choices?
2018
Il Grand Tour all'epoca del web. Immaginari e territori
978-88-255-1216-8
Comunicazione turistica top down e bottom up, marketing esperienziale del territorio, (digital) storytelling, immersività, profilazione del visitatore; docufiction, mockumentary e reality show per il turismo, cineturismo, teatralizzazione degli spazi storico–artistici, realtà aumentata, 3D, gamification, social media e social network. Mentre con l’epoca digitale gli strumenti disponibili per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione turistica dei territori si sviluppano e si moltiplicano con grande rapidità, va ammesso che valorizzare e promuovere il Belpaese è oggettivamente difficile, anche perché non è possibile per le specificità del nostro paese imitare dei modelli pre-esistenti. In Italia infatti i grandi attrattori sono moltissimi, di diversi tipi, e sparsi sul territorio: Roma, Venezia, Firenze, Napoli, la Sicilia, l’Umbria, i numerosissimi siti UNESCO, le Alpi, i Vulcani, il mare della Sardegna e la riviera romagnola, il trekking, lo sci, l’enogastronomia (differente in ogni regione), le terme, la musica, ecc. Lo stesso vale per i tópoi: il sacro, il profano, il benessere, il divertimento, il cibo, il clima, la cultura (in tutte le sue possibili declinazioni, dall’arte all’enogastronomia), il paesaggio (in tutte le sue possibili varianti, dal mare alla montagna), lo sport, l’avventura, ecc. L’estrema diversità è una ricchezza ma d’altra parte genera confusione e affollamento nel branding ed è anche segno della debole identità nazionale degli italiani e della loro scarsa fiducia nelle istituzioni statali sovraregionali. Spesso sono altri soggetti (stranieri) a costruire stereotipi e narrazioni su di noi, a determinare la nostra immagine, e dunque la quantità e qualità dei flussi turistici, impermeabili l’uno all’altro e non organizzati sul territorio in percorsi e itinerari coerenti. Esiste una possibilità di creare per il patrimonio e territorio italiani un asset comunicativo turistico–narrativo–transmediale che attraversi verticalmente il paese e che possa assicurare coerenza ed efficienza dal punto di vista gestionale, economico e mediologico? E quali relazioni si configurano tra l’ambiente digitale e queste scelte strategiche? Il saggio presenta analisi e riflessioni su questi temi.
Grand Tour; Immaginari; Territorio; Media; Valorizzazione; Turismo
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Ritorno al Grand Tour? / Capaldi, Donatella; Ilardi, Emiliano. - STAMPA. - (2018), pp. 13-30.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Capaldi_Ritorno-Grand-Tour_2018.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.4 MB
Formato Adobe PDF
1.4 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1088447
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact