Valori e bellezza. Contemporanee fertili inquietudini e necessarie azioni

Which values and which beauty for Italian architecture in the era of global communication? This is the question that is the background to the volume. The intention is to instrumentally break down the complexity of the argument through the use of these two terms, ambiguous, elusive and in some ways difficult to separate from each other: beauty, in fact, is not perhaps a value in itself? And in the evidence of a reference value is not realized, implicitly, the epiphany of beauty in the work? The contributions collected in this book are emblematic of the different ways of understanding the relationship between theoretical reflection and design and representative of how in research can be practiced even distinct paths, values and beauty, combine to build it. Which representation describes contemporary architecture? Which values, which beauty?

Il contemporaneo, per ragioni anche semplicemente cronologiche, continua a fare i conti con la Modernità, di cui non possiamo pensare che sia semplicemente l’epigono. Nella modernità il rapporto tra valori e bellezza, è descritto da un termine: l’utilità. Solo da quando la via della debolezza ha costituito l’alternativa all’eroismo dell’architettura moderna, abbiamo in realtà iniziato a prendere coscienza di quanto significativa fosse la continuità con il periodo romantico, e di quanto le radici dell’avanguardia affondassero nel passato. Ma il problema dell’architettura, dell’arte, è sempre un problema di rappresentazione, e i termini che abbiamo chiamato in causa, i valori e la bellezza, concorrono a costruirla. Quale rappresentazione descrive l’architettura contemporanea? Quali valori, quale bellezza?