Giacomo Meyerbeer trascorse quasi un decennio in Italia. In quel periodo di formazione approfondì lo studio della tradizione musicale stringendo rapporti con molti illustri contemporanei. Prima di raggiungere una certa notorietà, con commissioni provenienti dal Teatro alla Scala e dal Teatro la Fenice, Meyerbeer collaborò con teatri di una certa tradizione, come il Nuovo di Padova dove ebbe modo di debuttare nel 1817 con il melodramma semiserio Romilda e Costanza. Quest’opera costituisce il tema centrale del contributo: verranno evidenziati i vari passaggi che condussero alla rappresentazione dell’opera il 19 luglio del 1817. Attraverso documenti inediti, consultati nell’archivio di Stato di Padova, si avrà modo di notare l’insolita accuratezza delle carte contrattuali affiancate da una serie di atti stesi per la penale, dovuta al ritardo nella consegna della partitura, e corroborati da certificati medici riguardanti lo stato di salute dello stesso compositore. La parte conclusiva del saggio sarà dedicata alle vicende intercorse prima del debutto dell’opera, ai problemi con i cantanti e alle reazioni del pubblico. L’analisi si focalizza su un periodo produttivo poco noto della carriera meyerbeeriana e sulle particolarità del suo approccio all’ambiente musicale.
Il debutto italiano di Meyerbeer: nuovi documenti su Romilda e Costanza (Padova 1817) / Bertini, Francesco. - STAMPA. - XXVIII(2016), pp. 3-29. - SPECULUM MUSICAE.
Il debutto italiano di Meyerbeer: nuovi documenti su Romilda e Costanza (Padova 1817)
Francesco Bertini
2016
Abstract
Giacomo Meyerbeer trascorse quasi un decennio in Italia. In quel periodo di formazione approfondì lo studio della tradizione musicale stringendo rapporti con molti illustri contemporanei. Prima di raggiungere una certa notorietà, con commissioni provenienti dal Teatro alla Scala e dal Teatro la Fenice, Meyerbeer collaborò con teatri di una certa tradizione, come il Nuovo di Padova dove ebbe modo di debuttare nel 1817 con il melodramma semiserio Romilda e Costanza. Quest’opera costituisce il tema centrale del contributo: verranno evidenziati i vari passaggi che condussero alla rappresentazione dell’opera il 19 luglio del 1817. Attraverso documenti inediti, consultati nell’archivio di Stato di Padova, si avrà modo di notare l’insolita accuratezza delle carte contrattuali affiancate da una serie di atti stesi per la penale, dovuta al ritardo nella consegna della partitura, e corroborati da certificati medici riguardanti lo stato di salute dello stesso compositore. La parte conclusiva del saggio sarà dedicata alle vicende intercorse prima del debutto dell’opera, ai problemi con i cantanti e alle reazioni del pubblico. L’analisi si focalizza su un periodo produttivo poco noto della carriera meyerbeeriana e sulle particolarità del suo approccio all’ambiente musicale.File | Dimensione | Formato | |
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