Mangiare con gli occhi, ricordare con i sensi, inseguire le tracce di un profumo, gustare un sapore antico che proietta nella memoria l’immagine di una città che un tempo era “casa”. Dalle segrete cucine delle ville coloniali, dove abili cuochi musulmani cucinavano ricette kosher, fino a giungere ai profumi delle leccornie sfornate dai pasticceri ebrei della rinomata Nahoum and Sons di New Market e Bara Bazar, questo articolo segue le tracce di fragranze e sapori della memoria di una delle comunità diasporiche più importanti della Calcutta coloniale: quella degli ebrei Baghdadi. Attraverso il malinconico viaggio tra i ricordi dell’anziana matriarca ebrea Mozelle, protagonista dell’opera teatrale di Shelley Silas Calcutta Kosher (2004), il saggio naviga una geografia urbana dei sensi, sulle note di un requiem nostalgico per la comunità degli ebrei Baghdadi di Calcutta e di un mesto blues per l’attuale Kolkata, metropoli cosmopolita che tuttavia sembra aver perso il dinamismo e la modernità che la caratterizzavano un tempo.
Calcutta Blues: mappe sensoriali e percorsi della nostalgia nel dramma Calcutta Kosher di Shelley Silas / Matta, Mara. - STAMPA. - (2018), pp. 79-103.
Calcutta Blues: mappe sensoriali e percorsi della nostalgia nel dramma Calcutta Kosher di Shelley Silas.
MATTA, MaraPrimo
2018
Abstract
Mangiare con gli occhi, ricordare con i sensi, inseguire le tracce di un profumo, gustare un sapore antico che proietta nella memoria l’immagine di una città che un tempo era “casa”. Dalle segrete cucine delle ville coloniali, dove abili cuochi musulmani cucinavano ricette kosher, fino a giungere ai profumi delle leccornie sfornate dai pasticceri ebrei della rinomata Nahoum and Sons di New Market e Bara Bazar, questo articolo segue le tracce di fragranze e sapori della memoria di una delle comunità diasporiche più importanti della Calcutta coloniale: quella degli ebrei Baghdadi. Attraverso il malinconico viaggio tra i ricordi dell’anziana matriarca ebrea Mozelle, protagonista dell’opera teatrale di Shelley Silas Calcutta Kosher (2004), il saggio naviga una geografia urbana dei sensi, sulle note di un requiem nostalgico per la comunità degli ebrei Baghdadi di Calcutta e di un mesto blues per l’attuale Kolkata, metropoli cosmopolita che tuttavia sembra aver perso il dinamismo e la modernità che la caratterizzavano un tempo.File | Dimensione | Formato | |
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