In epoca di crisi della sovranità statale e di conseguente crisi della legge, sotto la spinta delle dinamiche del'economia internazionale, l'autonomia privata è chiamata a svolgere un ruolo strutturale ed organizzativo di sottosistemi sociali. Il ritrarsi della potestà regolativa eteronoma per la cieca fiducia nell'autoregolamentazione ha indotto a riflettere su una nuova teoria delle fonti che contempli 'autonomia privata quale strumento strutturale di produzione di regole oggettive, operanti anche di là dalla ristretta cerchia dei soggetti che le pongono. Tanto ha imposto di riconsiderare, per un verso, gli antichi dogmi della disponibilità e della relatività degli effetti dell'atto di autonomia; per l'altro verso, categorie oggi inadeguate a spiegare le dinamiche dei poteri privati che esprimono le regole autonome, tra le quali quelle di 'parte del negozio' e di 'terzo'. Ma tanto ha imposto pure di ridisegnare il ruolo delle norme statuali o sovranazionali e dei principi fondamentali, al vertice della gerarchia delle fonti, nella loro imprescindibile funzione orientativa verso la realizzazione del modello costituzionale di giustizia e di eguaglianza sostanziale, di fronte al rischio che 'la crisi di un modello conformante di unità politica porti come conseguenza il ritorno a premoderne condizioni di insicurezza e sopraffazione', per restituire al diritto il ruolo che gli è proprio di governo delle forze dei mercati.
L ' autodisciplina. Autonomia privata e sistema delle fonti / Criscuolo, Fabrizio. - STAMPA. - 2:(2000), pp. 1-160.
L ' autodisciplina. Autonomia privata e sistema delle fonti
Fabrizio CriscuoloWriting – Original Draft Preparation
2000
Abstract
In epoca di crisi della sovranità statale e di conseguente crisi della legge, sotto la spinta delle dinamiche del'economia internazionale, l'autonomia privata è chiamata a svolgere un ruolo strutturale ed organizzativo di sottosistemi sociali. Il ritrarsi della potestà regolativa eteronoma per la cieca fiducia nell'autoregolamentazione ha indotto a riflettere su una nuova teoria delle fonti che contempli 'autonomia privata quale strumento strutturale di produzione di regole oggettive, operanti anche di là dalla ristretta cerchia dei soggetti che le pongono. Tanto ha imposto di riconsiderare, per un verso, gli antichi dogmi della disponibilità e della relatività degli effetti dell'atto di autonomia; per l'altro verso, categorie oggi inadeguate a spiegare le dinamiche dei poteri privati che esprimono le regole autonome, tra le quali quelle di 'parte del negozio' e di 'terzo'. Ma tanto ha imposto pure di ridisegnare il ruolo delle norme statuali o sovranazionali e dei principi fondamentali, al vertice della gerarchia delle fonti, nella loro imprescindibile funzione orientativa verso la realizzazione del modello costituzionale di giustizia e di eguaglianza sostanziale, di fronte al rischio che 'la crisi di un modello conformante di unità politica porti come conseguenza il ritorno a premoderne condizioni di insicurezza e sopraffazione', per restituire al diritto il ruolo che gli è proprio di governo delle forze dei mercati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.