Il contributo sviluppa il tema del rapporto architettura/statuaria e architettura/allestimento che risulta davvero una costante in Campidoglio fin dagli albori dell'età moderna; infatti architettura e scultura, architettura e statuaria tra XV e XVIII secolo viaggiano di pari passo in quella volontà di decoro e di celebrazione del sito del Campidoglio, luogo simbolico per eccellenza, fin dalla fondazione della città al fine di sottolineare l'autorevolezza della localizzazione del potere civile, amministrativo, giudiziario degli uffici cittadini. Il rapporto tra architettura e reperti archeologici assume nei tre diversi secoli presi in esame, tre diverse connotazioni: nel XVI secolo la statuaria è parte integrante del progetto architettonico, nel XVII secolo gli elementi scultorei vengono utilizzati per definire decorativamente gli interni degli ambienti già realizzati, nel XVIII secolo invece si inverte la priorità giacché l'architettura viene concepita ‘in funzione’ della nobile e prestigiosa esposizione dei reperti antichi sui quali si concentra l'attenzione e il giudizio di valore. A quest'ultima fase risale la definizione del primo museo pubblico della storia, il Museo Capitolino del quale si ripercorrono le tappe decisive della sua definizione, si propongono gli inediti documenti che descrivono i lavori di messa in opera dell'allestimento guidato da Alessandro Gregorio Capponi, Presidente Antiquario e Filippo Barigioni, architetto designato per il progetto d'Allestimento di tutto il palazzo del quale sono inclusi nel contributi alcuni importanti grafici.

Progetti d'architettura e allestimenti museali in Campidoglio tra XVI e XVIII secolo / Benedetti, Simona. - STAMPA. - unico(2017), pp. 36-57.

Progetti d'architettura e allestimenti museali in Campidoglio tra XVI e XVIII secolo

Simona Benedetti
2017

Abstract

Il contributo sviluppa il tema del rapporto architettura/statuaria e architettura/allestimento che risulta davvero una costante in Campidoglio fin dagli albori dell'età moderna; infatti architettura e scultura, architettura e statuaria tra XV e XVIII secolo viaggiano di pari passo in quella volontà di decoro e di celebrazione del sito del Campidoglio, luogo simbolico per eccellenza, fin dalla fondazione della città al fine di sottolineare l'autorevolezza della localizzazione del potere civile, amministrativo, giudiziario degli uffici cittadini. Il rapporto tra architettura e reperti archeologici assume nei tre diversi secoli presi in esame, tre diverse connotazioni: nel XVI secolo la statuaria è parte integrante del progetto architettonico, nel XVII secolo gli elementi scultorei vengono utilizzati per definire decorativamente gli interni degli ambienti già realizzati, nel XVIII secolo invece si inverte la priorità giacché l'architettura viene concepita ‘in funzione’ della nobile e prestigiosa esposizione dei reperti antichi sui quali si concentra l'attenzione e il giudizio di valore. A quest'ultima fase risale la definizione del primo museo pubblico della storia, il Museo Capitolino del quale si ripercorrono le tappe decisive della sua definizione, si propongono gli inediti documenti che descrivono i lavori di messa in opera dell'allestimento guidato da Alessandro Gregorio Capponi, Presidente Antiquario e Filippo Barigioni, architetto designato per il progetto d'Allestimento di tutto il palazzo del quale sono inclusi nel contributi alcuni importanti grafici.
2017
Il tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento
978-88-492-3537-1
Museo Capitolino; Palazzi Capitolini; Palazzo Nuovo; progetto di allestimento museale; Filippo Barigioni; Alessandro Gregorio Capponi
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Progetti d'architettura e allestimenti museali in Campidoglio tra XVI e XVIII secolo / Benedetti, Simona. - STAMPA. - unico(2017), pp. 36-57.
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