Gli atti amministrativi generali sono indirizzati a una molteplicità — non determinata, né determinabile a priori — di soggetti. Storicamente, quando iniziano a farsi strada le istanze dello stato di diritto, l’atto amministrativo può, per definizione, essere esclusivamente particolare, indirizzato nei confronti di un soggetto individuato, o al più, nei confronti di una pluralità determinata di destinatari. L’attributo della generalità degli eVetti è proprio solo degli atti normativi. Con l’aVermarsi dello stato pluriclasse, da un lato si abbandona il paradigma della legge come atto generale ed astratto, dall’altro si cerca di dare coerenza alle nuove prestazioni richieste all’amministrazione dalle classi emergenti attraverso atti governativi di indirizzo, cioè mediante circolari e direttive. In questo panorama, gli atti generali degli organi di governo e dell’amministrazione si sviluppano come conseguenza dell’inidoneità degli strumenti “tradizionali” rispetto alle nuove istanze dei cittadini. I tentativi di collocazione sistematica di questa forma dell’agire amministrativo, « una delle zone meno esplorate del diritto pubblico », conoscono un acceso dibattito dottrinario negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Atti amministrativi generali / Ciavarella, F.. - STAMPA. - (2017), pp. 275-281.
Atti amministrativi generali
F. Ciavarella
2017
Abstract
Gli atti amministrativi generali sono indirizzati a una molteplicità — non determinata, né determinabile a priori — di soggetti. Storicamente, quando iniziano a farsi strada le istanze dello stato di diritto, l’atto amministrativo può, per definizione, essere esclusivamente particolare, indirizzato nei confronti di un soggetto individuato, o al più, nei confronti di una pluralità determinata di destinatari. L’attributo della generalità degli eVetti è proprio solo degli atti normativi. Con l’aVermarsi dello stato pluriclasse, da un lato si abbandona il paradigma della legge come atto generale ed astratto, dall’altro si cerca di dare coerenza alle nuove prestazioni richieste all’amministrazione dalle classi emergenti attraverso atti governativi di indirizzo, cioè mediante circolari e direttive. In questo panorama, gli atti generali degli organi di governo e dell’amministrazione si sviluppano come conseguenza dell’inidoneità degli strumenti “tradizionali” rispetto alle nuove istanze dei cittadini. I tentativi di collocazione sistematica di questa forma dell’agire amministrativo, « una delle zone meno esplorate del diritto pubblico », conoscono un acceso dibattito dottrinario negli anni Cinquanta del secolo scorso.File | Dimensione | Formato | |
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