Tra materia e oggetto, tecniche e materiali

Il testo affronta alcuni aspetti dell’arte a Napoli tra pittura e oggetto (1960-1967) attraverso un'analisi delle opere di alcuni tra i principali artisti di quella stagione focalizzando l’attenzione sugli aspetti che caratterizzano il dibattito artistico a Napoli nella prima metà degli anni sessanta. Prendendo le mosse dal contesto internazionale del Nouveau Realism e della Pittura Nucleare di metà degli anni cinquanta con Enrico Baj e Piero Manzoni, lo studio affronta la polimatericità degli elementi degli artisti aderenti al "Gruppo 58" e firmatari dei numeri della rivista"Documento Sud" - fondamentale strumento di diffusione e di autopromozione - in particolare la loro sperimentazione nel recupero dell'oggetto, in stretto dialogo con gli esiti della poetica del nouveau realism che va in direzione di una pittura-oggetto, con aspetti ludico-cinetici: la ricerca di Renato Barisani con le sue macchine costituiti di residui industriali e quotidiani, attingendo all'immaginario napoletano popolare e tradizionale; la svolta oggettuale di Enrico Bugli con le sue macchine sceniche Praticabili, in stretto dialogo con la poetica del nouveau realisme; i riferimenti alla cultura partenopea negli assemblage e ready-made di Lucio Del Pezzo, parallela e autonoma dall'esperienza di Mario Carotenuto e con gli Involucri e Insiemi di Gerardo Di Fiore.