Ciascuno di noi, salvo rarissime eccezioni, è capace di fare del male. Come affermava Primo Levi, le nostre coscienze possono essere sedotte ed oscurate dal male. Ma davvero il male è una tendenza innata nella natura umana come riteneva Kant, ed è perciò radicale? L’aggressività, come riteneva Freud è una pulsione presente in tutti gli uomini e dunque è presociale? Quello che è certo è l’uomo è stato capace di alte manifestazioni di male. Basti pensare al ‘900, il secolo dei totalitarismi, quando l’uomo viene ingannato dalla convinzione che non tutti gli uomini fossero partecipi ad una comune natura, pretesto per catalogare milioni di individui come «esseri superflui», connotazione che fungeva da pass-partout per annientarli senza remore.
Il Novecento tragico: la banalità del male totalitario e lo scivolamento nel ruolo / Alagna, LUANA MARIA. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 124-171.
Il Novecento tragico: la banalità del male totalitario e lo scivolamento nel ruolo
luana maria alagna
2015
Abstract
Ciascuno di noi, salvo rarissime eccezioni, è capace di fare del male. Come affermava Primo Levi, le nostre coscienze possono essere sedotte ed oscurate dal male. Ma davvero il male è una tendenza innata nella natura umana come riteneva Kant, ed è perciò radicale? L’aggressività, come riteneva Freud è una pulsione presente in tutti gli uomini e dunque è presociale? Quello che è certo è l’uomo è stato capace di alte manifestazioni di male. Basti pensare al ‘900, il secolo dei totalitarismi, quando l’uomo viene ingannato dalla convinzione che non tutti gli uomini fossero partecipi ad una comune natura, pretesto per catalogare milioni di individui come «esseri superflui», connotazione che fungeva da pass-partout per annientarli senza remore.File | Dimensione | Formato | |
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