L’articolo analizza un frammento di braccio femminile in argento proveniente dal Tesoro di Marengo, identificato come parte di una statuetta della dea Vittoria. Attraverso confronti con esemplari analoghi della bronzistica e della toreutica romana, si ricostruisce l’iconografia della figura, probabilmente una Victoria Palmaris librata su un globo e raffigurata con corona e palma. Viene inoltre indagata la diffusione del culto di Victoria nella Cisalpina romana, mettendo in luce la sua ampia attestazione epigrafica e la duplice valenza – ufficiale e privata – del culto, che si inserisce nel più ampio contesto della religiosità imperiale. L’articolo conclude ipotizzando un’origine sacra pubblica per la statuetta, forse legata a un’area templare dedicata a Victoria Augusta a Pollentia
“cum corona et palma” est Victoria. Riflessioni sulla statuetta di Vittoria da Marengo / Clementi, Jessica. - STAMPA. - 6(2017), pp. 113-116.
“cum corona et palma” est Victoria. Riflessioni sulla statuetta di Vittoria da Marengo
Jessica Clementi
2017
Abstract
L’articolo analizza un frammento di braccio femminile in argento proveniente dal Tesoro di Marengo, identificato come parte di una statuetta della dea Vittoria. Attraverso confronti con esemplari analoghi della bronzistica e della toreutica romana, si ricostruisce l’iconografia della figura, probabilmente una Victoria Palmaris librata su un globo e raffigurata con corona e palma. Viene inoltre indagata la diffusione del culto di Victoria nella Cisalpina romana, mettendo in luce la sua ampia attestazione epigrafica e la duplice valenza – ufficiale e privata – del culto, che si inserisce nel più ampio contesto della religiosità imperiale. L’articolo conclude ipotizzando un’origine sacra pubblica per la statuetta, forse legata a un’area templare dedicata a Victoria Augusta a PollentiaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


