I processi di urbanizzazione degli ultimi trenta anni esprimono un quadro profondamente mutato rispetto agli ordini funzionali e morfologici dei periodi precedenti. Gli studi sistemici di alcune ricerche sul territorio italiano (si pensi alla ricerca It. Urb 80 sullo stato dell’urbanizzazione in Italia degli anni ottanta, coordinata da Giovanni Astengo e Camillo Nucci tra il 1987 e il 1990, alla ricerca Itaten promossa dal Ministero dei Lavori Pubblici negli anni novanta e, più recentemente, alla ricerca PRIN Postmetropoli - Territori post-metropolitani come forme urbane emergenti) e il contributo monografico di alcuni autori (per l’Italia, ad esempio, quello di F. Indovina, B. Secchi, G. Dematteis, A. Bonomi e A. Abruzzese) hanno mostrato non solo le tendenze e le dinamiche della produzione urbana contemporanea ma anche alcuni fattori di consolidamento che, almeno nelle parti di più recente formazione, esprimono indiscutibili esigenze di (ri)significazione e (ri)qualificazione (Santangelo, mimeo, 2016). Le più recenti manifestazioni insediative, dilatate ben oltre i limiti della “città compatta”, verso aree indefinibilmente vaste, in una incessante mescolanza di elementi artificiali e naturali (o rurali, o agricoli), inducono ad ammettere, per il progetto della città, l’assunzione di una prospettiva territoriale e, dunque, il condizionamento di “dominanti” diverse da quelle che hanno nutrito l’ideale urbano nella città moderna. La relazione “di tipo urbano” tra città e territorio non è nuova e alcune forme di “civismo” proiettate nel contesto allargato del territorio hanno notoriamente ispirato, ad esempio, l’utopismo antiurbano di fine ottocento, le teorie della Garden City e sono riscontrabili nelle esperienze europee e nord americane riconducibili al New Urbanism e al Regional planning. Tuttavia, la riflessione che si intende proporre non vorrebbe limitarsi alla considerazione del potenziale “ecologico” e “naturale” della dimensione territoriale. L’ambizione è quella di ampliare ed articolare il quadro dei fattori implicabili nella produzione di nuove forme di urbanità, tenendo conto del contributo di rinnovate relazioni con l’“esteriorità” di ambienti ad elevata complessità e l’“alterità” dei molteplici attori che interagiscono nella scena (Raffestin, 1981). Gli approfondimenti che seguiranno, anche attraverso il racconto di alcune esperienze, puntano, dunque, a riconsiderare la “complessità territoriale” attraverso il quadro delle componenti (sia dal punto di vista fisico-materiale che sociale – relazionale) che entrano in gioco nella condizione ‘dispiegata’ della città, anche come stimolo per future prospettive di ricomposizione e di riequilibrio. In questo senso il territorio - e il sistema di valori e risorse che gli sono propri - è designato ad assumere una vocazione ricompositiva ed offre stimoli diversi per l’esercizio di rinnovate competenze progettuali, in un’ottica di efficacia per pratiche contemporanee ed esiti di lunga durata.

Implicazioni territoriali per pratiche di riqualificazione e ricomposizione urbana / Musacchio, Clara. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 115-119.

Implicazioni territoriali per pratiche di riqualificazione e ricomposizione urbana

Clara Musacchio
2017

Abstract

I processi di urbanizzazione degli ultimi trenta anni esprimono un quadro profondamente mutato rispetto agli ordini funzionali e morfologici dei periodi precedenti. Gli studi sistemici di alcune ricerche sul territorio italiano (si pensi alla ricerca It. Urb 80 sullo stato dell’urbanizzazione in Italia degli anni ottanta, coordinata da Giovanni Astengo e Camillo Nucci tra il 1987 e il 1990, alla ricerca Itaten promossa dal Ministero dei Lavori Pubblici negli anni novanta e, più recentemente, alla ricerca PRIN Postmetropoli - Territori post-metropolitani come forme urbane emergenti) e il contributo monografico di alcuni autori (per l’Italia, ad esempio, quello di F. Indovina, B. Secchi, G. Dematteis, A. Bonomi e A. Abruzzese) hanno mostrato non solo le tendenze e le dinamiche della produzione urbana contemporanea ma anche alcuni fattori di consolidamento che, almeno nelle parti di più recente formazione, esprimono indiscutibili esigenze di (ri)significazione e (ri)qualificazione (Santangelo, mimeo, 2016). Le più recenti manifestazioni insediative, dilatate ben oltre i limiti della “città compatta”, verso aree indefinibilmente vaste, in una incessante mescolanza di elementi artificiali e naturali (o rurali, o agricoli), inducono ad ammettere, per il progetto della città, l’assunzione di una prospettiva territoriale e, dunque, il condizionamento di “dominanti” diverse da quelle che hanno nutrito l’ideale urbano nella città moderna. La relazione “di tipo urbano” tra città e territorio non è nuova e alcune forme di “civismo” proiettate nel contesto allargato del territorio hanno notoriamente ispirato, ad esempio, l’utopismo antiurbano di fine ottocento, le teorie della Garden City e sono riscontrabili nelle esperienze europee e nord americane riconducibili al New Urbanism e al Regional planning. Tuttavia, la riflessione che si intende proporre non vorrebbe limitarsi alla considerazione del potenziale “ecologico” e “naturale” della dimensione territoriale. L’ambizione è quella di ampliare ed articolare il quadro dei fattori implicabili nella produzione di nuove forme di urbanità, tenendo conto del contributo di rinnovate relazioni con l’“esteriorità” di ambienti ad elevata complessità e l’“alterità” dei molteplici attori che interagiscono nella scena (Raffestin, 1981). Gli approfondimenti che seguiranno, anche attraverso il racconto di alcune esperienze, puntano, dunque, a riconsiderare la “complessità territoriale” attraverso il quadro delle componenti (sia dal punto di vista fisico-materiale che sociale – relazionale) che entrano in gioco nella condizione ‘dispiegata’ della città, anche come stimolo per future prospettive di ricomposizione e di riequilibrio. In questo senso il territorio - e il sistema di valori e risorse che gli sono propri - è designato ad assumere una vocazione ricompositiva ed offre stimoli diversi per l’esercizio di rinnovate competenze progettuali, in un’ottica di efficacia per pratiche contemporanee ed esiti di lunga durata.
2017
Compresenze. Corpi, azioni e spazi ibridi nella città contemporanea
9788894885491
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Implicazioni territoriali per pratiche di riqualificazione e ricomposizione urbana / Musacchio, Clara. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 115-119.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1025695
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