Lituania in documentis archivi congregationis pro negotiis ecclesiasticis extraordinariis (1919-1938) / Lietuva bažnyčios nepaprastųjų reikalų kongregacijos archyvo dokumentuose (1919–1938).

The political and religious history of the Republic of Lithuania in the twenty years of its independence in the period between the wars

Le vicende belliche legate alla prima guerra mondiale e il crollo degli imperi plurinazionali favorirono la formazione dello Stato lituano indipendente nel 1918. La fine del conflitto mondiale non portò, però, la pace nello Stato baltico travolto dal conflitto tra la Polonia e la Russia bolscevica. Negli anni del conflitto il Vaticano seguì sempre con grande interesse e apprensione le sorti dei cattolici di Lituania inviando loro soccorsi. Primi contatti si ebbero fin dall’autunno 1919 quando fu inviato un “rappresentante provvisorio per le questioni riguardanti lo Stato lituano” a Roma. Nel gennaio del 1920, monsignor Achille Ratti fu nominato visitatore apostolico in Lituania. Tra i problemi da affrontare l’istituzione di una provincia ecclesiastica, la ristrutturazione delle diocesi su base territoriale, la nomina di nuovi vescovi e di un delegato della Santa Sede a Kaunas Tra gli obbiettivi di Kaunas vi era il Concordato con la Santa Sede. I contatti iniziati nell’aprile del 1924 si protrassero fino al 1928 quando fu istituita la nunziatura a Kaunas. Nonostante ciò i rapporti non furono molto tranquilli e dopo l’instaurazione del regime autoritario negli anni Trenta si limitarono all’ordinaria amministrazione condotta dai due incaricati d’affari. Solo all’inizio del nuovo conflitto mondiale riprendevano i rapporti diplomatici tra la Santa Sede e la Lituania con la nomina di un inviato straordinario e ministro plenipotenziario seguita il 12 febbraio 1940 da quella del nuovo nunzio in Lituania, espulso dopo appena quattro mesi dal governo filosovietico che nel frattempo aveva preso il potere.